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Via III Settembre, reperti archeologici nascosti dai rifiuti
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Da scavo archeologico a discarica a cielo aperto, il passaggio è breve. Quello che dovrebbe essere un controsenso è invece realtà quotidiana per i residenti di via III Settembre a Benevento, la strada che collega via Del Pomerio al Corso Garibaldi, che da quasi dieci anni sono costretti a convivere con una situazione di totale degrado.
Una storia già balzata all’onore delle cronache ma che non è mai stata risolta. “La prima riqualificazione dell’area è avvenuta nel 2004 – raccontano alcuni cittadini – durante i lavori emersero dal sottosuolo alcuni resti di particolare pregio storico.
Sul posto intervenne la soprintendenza che una volta terminati gli scavi ricoprì la voragine e transennò l’intera zona”. Da allora la “gabbia” di via III Settembre è divenuta una vera e propria discarica a cielo aperto.
Ad aggiungere ulteriore preoccupazione per i residenti è l’instabilità della pedana di legno messa a copertura dello scavo. La struttura ha iniziato a cedere nella parte centrale a causa del peso dei rifiuti e per l’assoluta assenza di manutenzione, si profila quindi anche un pericolo di crollo. C’è apprensione soprattutto per i bambini del quartiere che spesso giocano nelle vicinanze della zona transennata.
Rimuovere l’immondizia e riqualificare l’intera zona. Queste le legittime richieste dei residenti stanchi di lanciare continui appelli alle istituzioni.
“Siamo in pieno centro storico – dichiarano – non è accettabile una tale situazione di degrado, è tempo che le istituzioni facciano qualcosa.
Intanto né il comune né la soprintendenza archeologica in questi anni sono mai intervenuti sul posto e i cittadini restano vittime della burocrazia.