POLITICA
Province, dalla soppressione si passa al riordino. Sen. Izzo: “Le battaglie hanno avuto un primo risultato”

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Il senatore Cosimo Izzo, Vicepresidente del gruppo al Senato e Capogruppo alla Provincia di Benevento del Popolo della Libertà, convinto della incostituzionalità dell’art. 17 del decreto-legge n. 95 del 2012, si dice insoddisfatto del respingimento da parte del Governo della sua proposta di stralcio.
Ma, un buon segno per il senatore è il passaggio da una formulazione del decreto-legge che prevedeva la soppressione o l’accorpamento delle Province ad un nuovo testo che prevede un riordino delle Province delle Regioni a statuto ordinario, sulla base sempre di una deliberazione del Governo che tenga conto di requisiti minimi di ampiezza territoriale e di popolazione. Una deliberazione che dovrà tenere conto del parere espresso dal Consiglio delle Autonomie Locali di ciascuna Regione che si esprimerà con una ipotesi di riordino delle Province della propria Regione, ipotesi che verrà inviata alla Regione affinché formuli la propria proposta di riordino.
“La battaglia- dichiara Izzo – condotta e condivisa da tanti altri parlamentari da Regioni, Province, Comuni, Cittadini ed associazioni, ha permesso che il Governo mutasse la propria rigida posizione.
E’ un percorso articolato –spiega- che coinvolgerà Regioni ed Enti Locali, pur nell’indeterminatezza, ad oggi, di quali saranno questirequisiti minimi che il Governo adotterà nella deliberazione.
Certo è, che la deliberazione nella formulazione adottata prima dell’approvazione al Senato della legge di conversione, che modifica i contenuti del decreto-legge, dovrà essere sostituita con una nuova deliberazione con nuovi requisiti minimi , che devono essere condivisi dalle Autonomie Locali, e devono tenere conto delle aspettative delle realtà territoriali”.
Izzo ha anche condiviso con i senatori Zanetta e Pastore, attraverso un subemendamento, l’ipotesi che laddove si procederà ad un accorpamento, il nome della nuova Provincia dovrà riportare il nome delle Province accorpate.
Soddisfazione ha infine espresso l’esponente del Pdl per il fatto che laddove due o più enti dovessero essere riaccorpate il capoluogo della nuova provincia in caso di non accordo dovrà essere la città con il maggior numero di abitanti.
“Mi auguro- ha quindi concluso- che gli emendamenti possano essere approvati o addirittura ulteriormente migliorati nell’ottica della salvaguardia delle Province storiche d’Italia, come quella di Benevento”.