Fortore
“Una situazione insostenibile”, i lavoratori della Comunità Montana Fortore rivendicano il loro lavoro

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I dipendenti a tempo indeterminato della Comunità Montana del Fortore e regolati dalla legge 11/96 della Regione Campania hanno scritto una lettera aperta al segretari generali delle tre sigle sindacali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, oltre che ai rappresentati regionali e sanniti di Cgil, Cisl e Uil. oltre che al Prefetto, alla Procura e alle forze dell’ordine. Di seguito il testo della missiva.
“Spettabili Signori,
porto a vostra conoscenza le oramai esasperate condizioni di lavoro degli operai forestali a tempo indeterminato della Comunità Montana del fortore, nonché della regione Campania. Vogliamo portare a conoscenza alla direzione nazionale della CGIL,CISL,UIL quanto accade: noi operai non percepiamo più lo stipendio ormai da 11 mesi. Nonostante gli innumerevoli incontri e manifestazioni non siamo mai giunti ad un accordo definitivo se non aleatorie promesse verbali.
Questo irragionevole comportamento ci sta portando all’esasperazione. Abbiamo delle famiglie delle responsabilità nei confronti di noi stessi in quanto cittadini italiani, ma soprattutto nei confronti dei nostri figli. Siamo madri, e padri e ribadisco che da ormai 11 mesi non vediamo uno spiraglio e francamente tutto ciò ci sta portando ad un livello ormai insostenibile di esasperazione e disperazione. Come si può pretendere in simili condizioni di disagio di mantenere la calma e di attendere un epilogo cosi come viene suggerito dai nostri dirigenti e dai politici locali? Sono state fatte le nuove assunzioni 50 nell’anno 2010: quali i criteri e fon di vengono erogati per gli stipendi? Com’è possibile che nelle Comunità Montane non esistono più proposte ma si parla solo di cassa integrazione e di licenziamenti?
Molti colleghi operai a tempo indeterminato si sono rivolti agli avvocati per Decreti Ingiuntivi. Ci viene continuamente ribadito che non ci sono fondi per elargire i nostri stipendi, mentre in maniera scandalosa ed irrispettosa nei confronti di noi operai vengono elargite somme ingenti per premi di produzione e premi di qualità.
Non capiamo per quali motivi la nostra visibilità risulti assolutamente scarsa se non addirittura nulla. Pertanto i firmatari chiedono un vostro diretto intervento con una richiesta d’indagine sulle attività della Comunità Montana.
Riteniamo che la FLAI CGIL, FAI CISL,UILA-UIL sono responsabili del fallimento delle trattative e che i dirigenti preposti a seguire il caso non siano stati capaci di portare a buon fine quanto in essere. Se la CGIL,CISL,UIL riguarda la situazione non vogliono o non riescono a trovare un giusto canale di visibilità e di trasparenza che porti a buon fine questa scandalosa gestione riterremo che il rapporto di fiducia presso questi sindacati venga meno, e ci vedrete costretti a restituire le nostre tessere. Ci auguriamo che questo non accada e che i vertici delle strutture intervengano quanto prima per un buon esito della questione. Come mai la Giunta Regionale della Campania ha ratificato le decisioni assunte dall’assemblea SMA Campania in relazione alla ricostituzione e alla rimodulazione del capitale sociale,in conseguenza del fatto che la regione è diventata titolare del 100% delle azioni? Nei fatti oggi la SMA (società che era a capitale misto e che si occupa di prevenzione ed antincendio boschivo) è tutta della Regione Campania.Nasce l’ennesimo carrozzone o agenzia Regionale per la lotta agli incendi, un inutile e ulteriore contenitore clientelare …. Vergognoso!!! La funzione della SMA era di svolgere la sua funzione fuori dai territori montani. Riteniamo inoltre assurdo e sconsiderato dopo tutti i cataclismi naturali: alluvioni, inondazioni, frane, incendi, che si voglia sopprimere il servizio di rimboschimento della Regione Campania. A tali incomprensibili decisioni il territorio interno della Campania è colpevolmente lasciato a sé stesso.”