POLITICA
Mario Pasquariello (Tèl): “Ma cosa c’entra “Sannio Fest” con la città dell’Unesco?”

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Nei giorni in cui si celebra il primo anniversario dell’inserimento del sito di S. Sofia nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, interviene il capogruppo al Comune di Territorio è Libertà, Mario Pasquariello che in una nota dichiara:
“A fronte di tanti buoni propositi l’Amministrazione Comunale sembra, però, “razzolare” male autorizzando se non, addirittura, patrocinando iniziative localizzate nella cosiddetta “buffer zone” che proprio nulla hanno a che vedere con Benevento città dell’UNESCO!
Come, ad esempio, giustificare l’autorizzazione alla vendita di “panini, salsicce e birra”, da degustare comodamente seduti su “folcloristiche” panche di legno collocate in uno dei punti più belli della nostra città: sotto la Rocca dei Rettori, nei pressi del Palazzo del Governo e della Camera di Commercio, con una vista splendida su Piazza S. Sofia, patrimonio dell’UNESCO? Ma l’Amministrazione non aveva voluto valorizzare quell’angolo, come prolungamento della “buffer zone”, ampliando l’isola pedonale? Il tutto senza voler, poi, considerare i legittimi dubbi circa il rispetto della normativa prevista per attività del tipo di quelle autorizzate (vero assessore De Luca?).
E come non fare riferimento – prosegue il consigliere di Tèl – alla manifestazione “Sannio Fest” che da sabato prossimo occuperà Piazza Roma che si “apre” sullo splendido Corso Garibaldi. La manifestazione ha, sicuramente, una sua valenza per quel che riguarda la valorizzazione degli artisti del Sannio nel campo della musica, dell’arte e dello spettacolo ma, certamente, non si adatta alla location individuata che viene trasformata, ahimè per ben dieci giorni, in una grande pizzeria all’aperto con tanto di “tavoloni e panche in legno”.
Beh, non vi è ombra di dubbio che tale tipo di manifestazioni dovrebbero essere dirottate in altre zone della città (un esempio per tutti la galleria Maloeis, lungo Via G. Rummo).
Peraltro la manifestazione Sannio Fest vede la contrarietà degli operatori del settore (titolari di pizzerie e ristoratori) che hanno, addirittura, sottoscritto una petizione da presentare all’Amministrazione (ad oggi, per la verità, senza alcun riscontro) in quanto si sentono “ingiustamente” danneggiati dalla “calata” in città di pizzaioli napoletani; ciò, tanto più, in un momento di crisi congiunturale quale è quello attuale.
Credo – conclude Pasquariello – che “Benevento Città dell’UNESCO” sia un riconoscimento impegnativo che deve vedere una crescita di “consapevolezza” di tutta la cittadinanza ma, ritengo, in primis di un’Amministrazione che, aldilà degli annunci, deve dimostrare la capacità concreta di esserne all’altezza con azioni amministrative conseguenti e coerenti che possano provocare ricadute positive per tutto il tessuto sociale ed economico cittadino”.