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Riforma della politica agricola europea. Quali conseguenze nel Sannio? Il 22 giugno il seminario alla Sea

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A partire dal 2014 cambierà non poco l’assetto della politica agricola per tutta l’Europa dei 27. Ma quali saranno le conseguenze sull’economia della Campania e del Sannio? Se ne parlerà nel pomeriggio di venerdì prossimo, 22 giugno, in un seminario promosso dall’Associazione regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, dal Dipartimento di Studi economici e giuridici dell’Università del Sannio e dalla Fondazione Mario Vetrone.
I lavori del convegno, che si apriranno con i saluti dei rappresentanti istituzionali, il Rettore Bencardino, il presidente della Provincia Cimitile ed il presidente della Camera di Commercio Masiello, prevedono una relazione “sulle nuove linee della PAC” affidata al direttore del Dipartimento SEGIS dell’Università, Giuseppe Marotta ed una sulla “qualità dell’intervento pubblico in agricoltura” affidata a Domenico Tosco, presidente dell’associazione regionale Agronomi. Quindi interverranno il presidente dell’Ordine provinciale degli Agronomi, Serafino Ranauro, il presidente nazionale della Federazione Agronomi e Forestali, Luigi Rossi ed il vice-presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Alfonso Andria.
I lavori, che saranno coordinati dal presidente della Fondazione Vetrone, Roberto Costanzo, avranno inizio alle ore 17 di venerdì 22 presso il salone Ciardiello della SEA – Università del Sannio, in via delle Puglie. Il tema del seminario interessa non poco il Sannio, visto che la nuova politica agricola europea sconvolgerà gli assetti dell’economia provinciale che, per oltre 40 anni, ha trovato nella tabacchicoltura il 50% della sua fonte di reddito agricolo. La tabacchicoltura è ormai un capitolo chiuso nel futuro della politica economica europea. Le nostre istituzioni regionali e locali, e non solo i produttori agricoli, ne dovranno tener conto.