POLITICA
Azienda ospedaliera “G. Rummo”. TèL e Udeur: “In atto opera di delegittimazione ai danni del management”

Ascolta la lettura dell'articolo
"L’Azienda Ospedaliera “G. Rummo”, direttamente o indirettamente, per questioni inerenti chi in essa esercita la propria professione o per fatti riguardanti il suo management, è divenuta tutto di un tratto, dopo anni di etero-gestioni partenopee di diretta emanazione della sinistra, punto di riferimento ossessivo dell’attenzione di tanti, molti dei quali certamente avvezzi da lungo tempo ad una gestione personalistica del potere nel nosocomio cittadino. Un interesse improvviso, e perciò sospetto, che si è dimostrato più pronto nel delegittimare che nel chiarire, maggiormente teso ad infierire piuttosto che a capire". Esordisce così la nota a firma del consigliere comunale di TèL, Luigi De Minico, e i consiglieri dell’Udeur.
"Tale opera poco patriottica di delegittimazione, e che rischia di consegnare l’Azienda Ospedaliera nuovamente ai “manager” di fuori provincia, – aggiunge De Minico – è stata lealmente ammessa anche da un autorevole esponente del centro-sinistra, il parlamentare Mario Pepe, il quale in modo condivisibile ha richiamato l’attenzione sulle grandi professionalità presenti all’interno dell’ospedale, invitando la politica a non avvitarsi nelle interpretazioni cavillose e nel personalismo, inteso come lotta agli uomini a prescindere dal merito delle questioni, altrimenti il confronto tra le forze in campo diventa espressione di sentimenti barbarici o di una guerra per bande. Parole autorevoli, che per la loro nitidezza e lucidità dovrebbero far riflettere alcuni".
"E’ necessario, allora, – sottolinea la nota dei consiglieri – concentrarsi su quanto di buono è posto in essere, quotidianamente, sia dagli operatori sanitari del nosocomio cittadino, sia da chi lo amministra. I primi, nonostante difficoltà di vario genere, garantiscono efficienza ed efficacia delle prestazioni richieste dall’utenza. Chi dirige, altresì, lavora affinché il buon andamento dell’attività sanitaria possa essere tutelato (attraverso la costante ricerca delle migliori condizioni logistiche e strumentali) e promosso (per mezzo di un lavoro strategico di radicalizzazione, nel Sannio, e di interscambio esperienziale, in Regione)".
"Dalla strategia di riqualificazione aziendale, – continua – si sono già tratti e si trarranno risultati evidenti. Rispetto a questi ultimi, più che tentare di limitare l’attività di chi ne è artefice, il buon senso richiederebbe un atteggiamento diverso e di collaborazione.
Ed, invece, – aggiunge De Minico – un management del Rummo attivo e particolarmente capace, con programmi di innovazione e con il coraggio del fare, assumendosi le proprie responsabilità in una situazione difficile di crisi finanziaria, incredibilmente, da’ fastidio a tanti collocati in tutti gli schieramenti politici, e ciò probabilmente per la ragione che, a tanta energia amministrativa, possa poi far da contraltare il generale immobilismo di altri, i quali a quel punto potrebbero fare brutta figura".
"In città, – conclude la nota – sembra esserci ancora qualcuno che, mostrandosi anacronistico rispetto alle sfide del presente, imbrigliato tra le maglie della vecchia politica delle rendite di posizioni, sfugge dal dare applicazione al principio di lasciar fare a chi ne abbia la competenza".