Regione Campania
Alta Capacità Napoli-Bari: la Regione propone modifiche

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E’ stato pubblicato sul BURC della Regione Campania il protocollo d’intesa, siglato il 6 marzo dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalla Regione Campania e dalla RFI sull’Alta Capacità Napoli-Bari. Ma per razionalizzare i costi, la Regione ha avanzato, pur confermando la rilevanza strategica dell’infrastruttura ferroviaria, alcune proposte di modifica in variante.
Ricordiamo che le tratte ferroviarie localizzate nella Regione Campania, si suddividono in:
1° tratta: Napoli – Cancello
2° tratta: raddoppio Cancello – Frasso Telesino
3° tratta: Frasso Telesino – Vitulano
4° tratta: Apice – Orsara
Le proposte di modifica della Regione sono le seguenti:
– Tratta Napoli-Cancello
Il progetto preliminare, in corso di istruttoria presso la STM, prevede una variante alla linea ferroviaria Napoli – Cancello che, procedendo da Napoli verso Cancello, realizza l’inserimento della linea nella Stazione AV di Napoli Afragola, così da rispondere all’esigenza di integrazione della linea storica con il sistema AV/AC; il tracciato di progetto, in uscita dalla stazione AV, prosegue lambendo a sud l’abitato di Acerra, per ricollegarsi alla linea storica nei pressi dell’esistente stazione di Cancello. La tratta in argomento costituisce il primo segmento dell’itinerario Napoli Bari e concretizza, inserendosi nella nuova stazione di Napoli – Afragola, l’integrazione delle linee storiche con il sistema AV/AC.
Il costo dell’investimento della tratta, considerata prioritaria, è pari a 813 mln di euro interamente finanziati con l’aggiornamento 2011 del Contratto di Programma (compresi 83 mln di euro per opere già realizzate dalla Società TAV nell’ambito del Progetto AV/AC Roma – Napoli).
Proposta della Regione Campania
La Regione propone di tornare alla prima soluzione ipotizzata da RFI, ovvero quella consistente nel raccordare all’uscita dalla stazione AV di Napoli – Afragola il tracciato in variante della linea Napoli- Cancello con il doppio binario esistente nel territorio di Acerra, ciò al fine di ridurre i costi di realizzazione. In particolare la soluzione richiamata è la “ Compatibilizzazione in asse” che prevede la soppressione dei passaggi a livello ed interventi di mitigazione.
– Tratta Cancello-Frasso Telesino
Nell’ambito dell’itinerario Cancello – Benevento, per il quale è prevista la realizzazione di una nuova linea in variante a doppio binario che consente di realizzare il collegamento diretto Napoli – Benevento, ivi incluso il raddoppio e la
velocizzazione della linea storica, è prevista, altresì, la tratta prioritaria Cancello – Frasso Telesino, comprensivo dello Shunt di Maddaloni. Il costo dell’investimento della tratta, considerata prioritaria, è pari a 730 mln di euro interamente finanziati con l’aggiornamento 2011 del Contratto di Programma.
Proposta della Regione Campania
La proposta della Regione è di rivedere il progetto attuale eliminando il suddetto "shunt" di Maddaloni, ciò al fine di ridurre i costi di realizzazione.
– Raddoppio Apice-Orsara
Tra Apice e Orsara è prevista la realizzazione del raddoppio della linea con caratteristiche di Alta Capacità a partire dalla stazione di Apice mediante un’ampia ansa verso sud, fino a raggiungere il territorio di Grottaminarda, dove verrebbe ubicata la stazione denominata “Irpinia”. La nuova infrastruttura sarà realizzata completamente in variante rispetto alla linea esistente con una nuova stazione a servizio dell’Irpinia. Il costo dell’investimento della tratta è pari a 2.676 mln di euro, l’aggiornamento 2011 del Contratto di Programma assicura la copertura economica delle fasi di Progettazione (preliminare e definitiva), pari a 57 mln di euro, mentre la fase realizzativa dell’intervento, pari a 2.619 mln di euro, è inserita nelle Opere Programmatiche.
Proposta della Regione Campania
La Regione propone di tornare alla prima soluzione ipotizzata da RFI, ovvero un tracciato diretto, in massima parte interrato tra le due stazioni di Apice e Orsara, al fine di ridurre i tempi di percorrenza, i costi ed i tempi di realizzazione. Considerato che la realizzazione dell’intervento in argomento non risulta finanziata, si potrà procedere alla nuova progettazione preliminare ed al riavvio dell’iter approvativo.