Provincia di Benevento
Le arti della musica e della fotografia protagoniste alla Rocca dei Rettori
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Doppio appuntamento alla Rocca dei Rettori di Benevento per il pomeriggio del prossimo lunedì 16 aprile 2012.
Si inaugura infatti presso le Sale espositive della sede della Provincia, dapprima, e cioè alle ore 18.00, la Mostra “Doveravamo – I monumenti come interpreti della storia di una città”, promossa dalla Provincia di Benevento e dall’Associazione Arte Litteram, a cura di Domenico Facchino e Luigi Mauta, con il patrocinio dell’Ept di Benevento. La Mostra, che resterà aperta sino al 29 Aprile 2012 e che vuole ripercorrere attraverso un ricco apparato fotografico il volto della Rocca dei Rettori e di altri edifici, angoli e monumenti di Benevento, sarà inaugurata dal presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile e dall’assessore alla cultura Carlo Falato.
A seguire, alle 18.30, nella stessa serata di lunedì e sempre alla Rocca dei Rettori, ma nella Sala consiliare, è previsto un altro appuntamento.
Con la collaborazione del Conservatorio Musicale “Nicola Sala” di Benevento, la Provincia di Benevento promuove infatti un concerto speciale denominato “Fiato alle corde”, tenuto da un quartetto di studenti della prestigiosa istituzione musicale beneventana, un quartetto tutto al femminile composta da Rossella De Ioanni e Filomena Formato alle chitarre, Rosalba Pettrone e Giovanna Aiezza (appena tredicenne) ai flauti.
Il concerto recupera la stagione della Consulta degli studenti dell’Istituzione sannita di Alta Formazione Musicale che la Provincia ha voluto ospitare nella prestigiosa sede della Rocca. Originale è anche la proposizione del tema e filo conduttore del concerto. La singolare compagine cameristica infatti disegnerà un programma – tra composizioni originali e trascrizioni d’autore – che spazia dal repertorio classico a quello del ‘900.
Si va da un’insolita rilettura di Greensleeves (tema e variazioni), le cui radici affondano nel XVI secolo, alle ricercate sonorità della Sonata n. 5 in Si bemolle di Jean-Baptiste Lully (1632-1687), dall’avvolgente Notturno di Francesco Molino (1775-1847) alla forte incisività ritmica di chiara matrice sudamericana di Micropiezas n. 5 (Omaggio a Darius Milhaud) del compositore e chitarrista cubano Leo Brouwer (1939), passando per Triade del canadese Guy Bergeron (1964) e Paçoca Choro del brasiliano Celso Machado (1953), per chiudere con una delle pagine più popolari del repertorio classico, la Czardas di Vincenzo Monti (1754–1828), in una raffinata trascrizione per due chitarre e due flauti.
Affermate e con curricula di tutto rispetto le studentesse Rossella De Ioanni, Filomena Formato e Rosalba Pettrone fungono da tutor e da guide per la più giovane del gruppo, Giovanna Aiezza, condividendone i traguardi formativi e i successi nella produzione artistica.