POLITICA
Ugo del Sorbo (PSI): “L’amministrazione Pepe si sta distinguendo più per i fallimenti che per le iniziative positive”

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Prendendo spunto dalla notizia circolata in città ed in Irpinia circa la probabile scelta dell’azienda svedese di insediarsi a Grottaminarda, abbandonando definitivamente l’ipotesi di Benevento, il segretario Provinciale del PSI Ugo del Sorbo, interviene con una riflessione sull’operato dell’amministrazione Pepe, a quasi un anno dalla riconferma.
“Questa amministrazione, – scrive Del Sorbo – oramai prossima al primo anniversario dall’insediamento, si sta distinguendo più che per iniziative fallimentari che per quelle positive, semmai ce ne fossero state. Apprendiamo con ulteriore rammarico, dopo l’enfasi della fase preliminare della programmata Piattaforma logistica, con la quale il sindaco di Benevento ha improntato la sua campagna elettorale, che c’è oggi un definitivo dietro-front dell’azienda svedese per l’insediamento beneventano. Con questo addio, sono tramontate le speranze dei tantissimi giovani e disoccupati beneventani, che nutrivano in questo intervento, un possibile inserimento nel mondo del lavoro, oggi più che mai diventato una chimera.
Purtroppo agli scippi siamo abituati e la città è ripiegata su se stessa, incapace di una reazione, di uno scatto di orgoglio.
Non resta che interrogarci, – aggiunge il segretario provinciale del PSI – così come tanti cittadini s’interrogano, se questo decadimento non è dovuto proprio alla scadente qualità della classe politica che guida l’amministrazione comunale. Sul già grigio quadro politico di questa amministrazione, si è abbattuta la scure delle varie indagini di Procura, DDA e Guardia di Finanza, su più filoni d’inchieste, che riguardano alcune attività della precedente ed attuale amministrazione targata Fausto Pepe.
Ebbene le inchieste faranno il proprio corso, ma certo resta l’amaro dato di fatto, che la città è come bloccata in una “paralisi dell’analisi”, messa in atto da chi aveva fatto della dinamicità e dello sviluppo il proprio cavallo di battaglia nella competizione elettorale, ed invece ora è fermo a guardare gli errori commessi.”