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Valle Telesina

Telese T.: Consiglio comunale sui servizi sanitari. Preoccupazione per il poliambulatorio di via Massarelli

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Si è svolto nella mattinata del 10 marzo il programmato Consiglio Comunale aperto.
Al civico consesso ha partecipato un rilevantissimo numero di cittadini anche dei paesi viciniori, nonché i Sindaci di San Salvatore Telesino, di Solopaca, di Guardia Sanframondi, di Castelvenere, di Amorosi e i seguenti parlamentari nazionali, regionali ed europei: Costantino Boffa, Mario Pepe, Umberto Del Basso De Caro, Erminia Mazzoni e Nicola Formichella.

Il dibattito che ne è scaturito ha posto in luce la necessità di riaffermare le innumerevoli e crescenti ragioni che possano porre un freno al depotenziamento e all’indebolimento dei servizi sanitari pubblici, avvenuti nel tempo ai danni della cittadina termale come ad esempio il servizio materno infantile, il servizio veterinario, la Guardia Medica.
Per tale motivo si è reso necessario fare chiarezza su una vicenda, che in sé presenta potenziali rischi di contingenti speculazioni, finalizzate a indebiti tentativi di ulteriori allontanamenti di servizi sanitari pubblici operanti nel territorio comunale di Telese Terme.

Ciò che preoccupa è il mancato trasferimento del poliambulatorio di via Massarelli in una nuova struttura, appositamente costruita per l’ASL per quel cambio di sede.
Oggi l’ASL, dopo aver fatto un bando pubblico nel 2002 per reperire la nuova struttura, un contratto preliminare di acquisto con il privato proprietario nel 2006 con un esborso finanziario, quale anticipo, di circa 1.300.000,00 euro, l’acquisto di mobili di arredo per alcune centinaia di migliaia di euro, ha bloccato il trasferimento stante accertate illegittimità edilizie dell’immobile per iniziativa dell’Autorità Giudiziaria.

Il fatto inspiegabile tuttavia è che il neo direttore dell’ASL Michele Rossi, pur di fronte alla dichiarata volontà, espressa in un apposito Consiglio Comunale dall’intera Amministrazione, di voler procedere alla sanatoria dell’immobile grazie ad una specifica normativa del luglio 2011, intenderebbe retrocedere e non più acquistare l’immobile, avente una superficie di oltre 2.000 mq.

Tale cambiamento di programma potrebbe creare i presupposti per mettere in pericolo la permanenza dei servizi sanitari pubblici esistenti a Telese Terme.

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