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Cgil perplessa per il Piano provinciale dei TPL: “Riguarda i soli servizi su gomma e non guarda al futuro”

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La Cgil e la Federazione Italiana lavoratori trasporti esprimono serie preoccupazioni sul piano provinciale dei Trasporti "poiché tale strumento, si legge in una nota, rappresenta solo una parte del sistema trasporti nel Sannio, essendo un piano per i soli servizi su gomma che risulta ulteriormente ridimensionato, con gravi conseguenze per i cittadini utenti, pendolari e studenti. Ma è l’intero comparto che soffre una grave crisi dovuta ai tagli procurati dalle deliberazioni del governo centrale e regionale.
È qui che sta la drammaticità della situazione perché l’assessore non riesce a comprendere tutte le ripercussioni che tali scelte e questi comportamenti possono avere sulle condizioni di vita dei cittadini del Sannio.
Infatti sia i servizi di Trenitalia che quelli di M.C.N.E. hanno subito forti riduzioni e cancellazioni che hanno ridotto al minimo il già carente servizio attribuito.
A parte le perplessità già esposte in precedenza sul Piano adottato, le OO.SS. confederali e di categoria hanno più volte richiesto al Presidente della giunta provinciale, congiuntamente al sindaco del comune capoluogo, un tavolo per discutere ed esaminare il difficile momento in cui versa il settore trasporti e le sue conseguenti ripercussioni sia sul tessuto economico che su quello sociale.
I dubbi di queste OO.SS, sia a livello nazionale che territoriale, nascono dall’incertezza delle risorse destinate ai servizi, quando e come sarà espletata la gara per l’affidamento, quali saranno le regole che disciplineranno gli affidamenti. Se non sarà chiaro tutto questo, il futuro del TPL desta forti preoccupazioni.
L’indeterminatezza di questi fattori non fanno presagire nulla di positivo.
Non si riesce a comprendere come ci possa essere compiacimento e di continuare a parlare di effetti ridotti e marginali per il Sannio quando le conseguenze delle riduzioni si vanno determinando non solo sui servizi ma anche sui livelli occupazionali, oltre a tante lavorazioni di treni e turni di personale viaggiante che questo territorio ha già perso.
Alcune aziende della gomma hanno trasformato contratti full-time in part-time, un’azienda ha concluso negativamente le procedure per licenziamento collettivo per 7 unità e quindi si appresta a licenziare.
In tutto questo si fanno voti per scongiurare gli ulteriori tagli previsti dalla delibera regionale n.37 quando si invitava ad un’azione comune, decisa, di tutte le istituzioni, Enti e forze sociali affinchè la situazione dei trasporti diventasse una vertenza territoriale.
Continuare a intervenire prendendo semplicemente atto e accettando passivamente i tagli, non sembra un comportamento corretto e responsabile; per di più non si investe un solo euro di risorse proprie per un settore strategico come quello dei trasporti."