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Altrabenevento: “Per Lonardo e Romito c’è sempre una emergenza che giustifica la gestione molto discutibile dell’ASIA”

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“Il direttore dell’ASIA, Massimo Romito, ha imparato presto dal presidente Lonardo a tentare, inutilmente, con l’ironia di nascondere la gravità dei fatti che vengono attribuiti alla sua gestione. Nella sostanza, ammette che nell’area di Piano Borea, a Benevento, sono state ammucchiate diverse centinaia di Rifiuti organici, ben oltre la capacità della vasca utilizzata per “stoccaggio provvisorio”, ma si giustifica sostenendo che prima lo sciopero dei trasporti e poi l’emergenza neve, avrebbero reso impossibile il conferimento nei centri di compostaggio dei rifiuti umidi”, scrive in una nota diffusa alla stampa il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona.
“La scusa – prosegue – è veramente “poverella” (non so come si traduce in vernacolo ma sicuramente se ne occuperà Lonardo) perché l’una e l’altra causa non hanno affatto impedito, per tre intere settimane, la circolazione degli automezzi pesanti (forse qualcuno ricorderà, ad esempio che per la emergenza neve i TIR sono stati fermi per due volte e per meno di 24 ore).
Rimane il fatto, comunque che quei rifiuti sono stati lasciati per molti giorni alle intemperie, hanno perso le originali caratteristiche ed hanno prodotto i danni che adesso l’ARPAC e il Nucleo Protezione Ambientale e Forestale devono accertare. Non si potevano utilizzare altre soluzioni, altri accorgimenti compreso l’uso dei cassoni scarrabili o dei teloni per non richiamare altri gabbiani ?
Romito non lo spiega limitandosi ad assicurare che non vi sono irregolarità nella gestione dei rifiuti e nel conferimento degli stessi al punto da “invitarci” a verificare di persona i dati e i documenti.
Naturalmente accettiamo ben volentieri la “sfida” come facemmo quando l’altra Azienda partecipata del Comune di Benevento, l’AMTS ci invitò a visionare gli atti del concorso per impiegati che poi fu annullato dopo la presentazione del nostro dossier. Adesso, grazie all’invito di Romito, possiamo finalmente verificare anche i dati dei Bilanci consultivi dell’ASIA, finora negati, per comprendere come mai per la TARSU del 2010 sono state imposte tasse esorbitanti ai cittadini per pagare il maggiore costo di conferimento dei rifiuti nelle discariche o nei centri di compostaggio, lievitato improvvisamente da 1 milione e 800 mila euro del 2009 a quattro milioni di euro del 2010.
Intanto, nel mentre lucidiamo penne ed occhiali per l’esame dei documenti dell’ASIA, confessiamo che, come dice Romito, ogni tanto ci capita di sperare di vivere in un’Altra Benevento, una città civile dove l’unico geologo del Comune non sia costretto ad occuparsi di ingegneria gestionale e il presidente, conscio della sua responsabilità istituzionale, la smetta di cercare “trovate propagandistiche” come ad esempio quella di “fare l’anfitrione” con gli amministratori e i politici per pulire le campane del vetro, servizio già abbondantemente pagato dai cittadini”.