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Sindacati

Vertenza trasporti, sciopero il 1 marzo e manifestazione in piazza Castello

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Sulla vertenza trasporti, nel Sannio, a Benevento, in Regione, si registra un deciso intervento delle parti sociali.
“La grave situazione in atto – scrivono in una nota i segretari provinciali di Filt Cgil, Finozzi, Fit Cisl, Fantasia, e UilT, Pagiuca – richiede interventi idonei a non aggravare la crisi e a creare sistema ed efficienza attraverso una concreta politica dei trasporti che coinvolga tutti i soggetti interessati, istituzioni, imprese e rappresentanze sociali.
I tagli indiscriminati dei servizi e delle risorse operate dalla regione Campania con logica ragionieristica, penalizzano principalmente realtà come il Sannio, il cui parametro di valutazione, a nostro avviso, è fortemente discriminatorio rispetto al resto della Campania
Il taglio dei servizi ferroviari di Trenitalia e MCNE sembra ormai quasi “definitivamente” digerito sia dalle istituzioni sia dagli utenti; ormai solo le OO.SS. continuano la battaglia per il ripristino dei servizi su ferro che rischiano un ulteriore taglio nel prossimo futuro e che a breve rischieranno di produrre effetti inquietanti sui livelli occupazionali nelle aziende interessate e nell’indotto”.

“Anche i servizi su gomma – continua la nota – continuano a subire tagli nei trasferimenti dalla Regione agli enti locali.
È del 14 febbraio la delibera regionale che in nome del criterio di ripartizione storico delle risorse continua a tagliare al Sannio risorse per i servizi minimi sul territorio.
Le cifre della delibera non hanno bisogno di commenti; per i primi tre mesi i tagli saranno del 4,5% così come ampiamente annunciato, per i restanti nove mesi si annunciano tagli di quasi il 10% e la costituzione in regione di un fondo di poco più di 14 milioni di euro per un “Patto per l’efficientamento e per la razionalizzazione del TPL in Campania” e per le compensazioni per territori non adeguatamente serviti dalla rete ferroviaria.
Non vorremmo che oltre al danno il territorio abbia anche la beffa di questo ulteriore taglio visto la sua alta densità di rete ferroviaria ma la sua ormai bassissima quantità di servizi ferroviari.
È necessario che le forze politiche e le istituzioni facciano squadra per far si che il territorio venga quantomeno compensato per i tagli ricevuti negli ultimi anni.
La situazione delle aziende del Tpl su gomma sono drammatiche.
Negli ultimi anni hanno chiuso quattro aziende con gravi danni economici per i lavoratori e con la perdita di due posti di lavoro mai recuperati nonostante la più grande azienda pubblica abbia sottoscritto un solenne impegno presso la Prefettura di Benevento.
Con l’aggravante che la stessa azienda, la più grande della Campania e unica sul territorio ad applicare l’integrazione tariffaria con tutti i vantaggi connessi per i viaggiatori utenti, sembra mostrare scarso interesse per il territorio.
Anche su questo sarebbe necessario un unitario e forte intervento presso la Regione Campania proprietaria della stessa azienda”.

“In questo quadro difficile si è innestata la vicenda dell’E.T.A.C., la più grande azienda privata di Trasporto pubblico locale.
Approfittando degli innegabili tagli ricevuti, nonostante i ripetuti appelli delle OO.SS. di categoria ad organizzare l’azienda in maniera più moderna e con il miglior utilizzo della forza lavoro esistente, ha iniziato una procedura di licenziamento collettivo per sette autisti; procedure chiuse senza l’accordo con le OO.SS. nella settimana scorsa, con il risultato che sette lavoratori sono seriamente indiziati di perdere il loro posto di lavoro.
A nulla è servita la disponibilità dei sindacati alla sottoscrizione di un accordo di solidarietà che in attesa del pensionamento certo di quattro lavoratori facesse si che l’azienda potesse superare la sua difficile situazione economica, che ribadiamo è figlia anche di una sbagliata organizzazione del lavoro.
Oltretutto essendo questa un’azienda di servizi è evidente l’intento della azienda di approfittare delle difficili situazione del settore per licenziare una tipologia di lavoratori che è essenziale per la produzione del servizio.
Abbiamo più volte ribadito che con quella riduzione di personale l’azienda non può assolutamente garantire il regolare svolgimento dei servizi.
L’unica spiegazione è che, sotto la spada di Damocle dei licenziamenti, l’azienda voglia far passare dei turni di servizio assolutamente fuori normativa così come abbiamo verificato dai turni consegnatici nella ultima riunione tenuta presso l’unione industriale di Benevento.
Noi non lo permetteremo, abbiamo più volte detto che siamo disponibili ai sacrifici in questi difficili momenti ma non tollereremo condizioni di lavoro illegali.
I sacrifici devono essere fatti da tutti, anche dai proprietari delle aziende che invece vogliono scaricare solo sul lavoro anche le deficienze delle loro scelte industriali.
Abbiamo chiesto, insieme alle confederazioni, una riunione urgente al Presidente della Provincia e al Sindaco di Benevento, chiederemo al Prefetto di convocare una riunione con le due istituzioni visto il loro silenzio.
Se infatti ci sono riduzioni di risorse e di conseguenza di servizi extraurbani, altrettanti ce ne sono stati e ce ne saranno per quelli urbani; per cui l’Amministrazione Comunale, di concerto con la Provincia, deve farsi sentire nelle sedi opportune perché la situazione dell’AMTS continua a destare preoccupazione.
In questa drammatica situazione, l’unica nota parzialmente positiva è rappresentata dalla conclusione dell’affidamento dei servizi della ex-Mazzone alla ditta MOT.TAM che, in un confronto serio e concertativo, dove finalmente non si è speculato sulla pelle dei lavoratori, si è resa disponibile assicurando sia il servizio che la tenuta dei livelli occupazionali, grazie anche alla mediazione preziosa del dirigente del settore.
Questo cambio di strategia costituisce un fatto nuovo nelle dinamiche del TPL locali, dove forze giovani possono rompere vecchie culture e posizioni di rendita che cozzano con il nuovo corso e i drammatici ridimensionamenti dei servizi.
Sarebbero auspicabili meno benefit per i proprietari e più servizi per i cittadini.
I lavoratori dei trasporti del Sannio in occasione dello sciopero generale del 1 Marzo, proclamato dalle segreterie nazionali per la mancanza di regole e risorse per il settore, effettueranno una manifestazione presso Piazza Castello per sensibilizzare le istituzioni locali sulla drammatica situazione in cui versa il trasporto pubblico locale nel Sannio”.

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