‘Dalla riunione della Consulta della Mobilità, nessuna risposta alle istanze di Sannio e Irpinia’

“Scaccia il Sannio e l’Irpinia con un gesto della mano come fossero due mosche che lo infastidiscono e poi senza rispondere spiega che i suoi interlocutori sono i Comuni capoluogo e le Province. L’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella proprio non vuole sentir parlare di trasporti paralizzati prima dai tagli e poi dalla neve, di linee ferroviarie soppresse e soppressioni di linee, di pendolari minori. Minori in quanto a numero, ed in quanto a rappresentanza, a quanto pare. Così i “questuanti di campagna” sono tornati nella neve delle zone interne senza avere alcuna risposta”: Alessandro Corona, presidente dell’Associazione Pendolari Sanniti di Benevento avvia così la sua riflessione sul dibattuto tema del tpl.

Eppure, prosegue, “le domande erano semplici: qual è il progetto della Regione Campania rispetto al sistema dei trasporti delle zone interne? Risultato: nessuna risposta, chiedete a Comuni e Province, sono i miei interlocutori”.
E’ il succo, nel racconto di Corona, della riunione appunto della Consulta della Mobilità della Regione Campania presieduta dall’assessore in carica, ovvero il senatore Sergio Vetrella. Dell’organismo fanno parte le associazioni di pendolari, di cittadini ed i sindacati di settore. Da statuto dovrebbe riunirsi due volte all’anno.
“Di solito – racconta Corona – questa riunione veniva convocata prima della stesura dell’orario invernale di Trenitalia per poter raccogliere le istanze del territorio, degli utenti del trasporto su ferro soprattutto, e quindi cercare di modulare il servizio in base alle esigenze facendo quadrare i conti sempre più in rosso. L’orario invernale di Trenitalia è in vigore dal 12 dicembre scorso e la riunione si è tenuta in ritardo e non ci sono stati rappresentanti di Trenitalia. Lo spiega Vetrella il perché: «Non sono stati invitati perché al momento il contratto con loro è nullo. Siamo in trattativa per la rinegoziazione. Devono garantire maggiore efficienza». Insomma dovranno fare proposte più vantaggiose.

Chi credeva di poter parlare di problemi di trasporto su ferro ha sbagliato data. A meno che non sia residente a Napoli. Si discuteva di trasporto universale: mare, gomma e ferro. Mare, soprattutto. E come tutti sanno il mare non bagna il Sannio. Lo bagna la neve che ha paralizzato i trasporti su gomma e su ferro. Ma ovviamente dei disagi delle zone interne e malgrado fosse stata avanzata la richiesta di rinvio causa neve, hanno risposto di no, che non ce ne era bisogno. In effetti a Napoli non ha nevicato. Ma a nel beneventano e nell’avellinese sì, e non c’è nessuno dei pendolari protagonisti delle proteste della Metrocampania Nord-est e dell’Eav bus.
Ma la Metrocampania nord-est e l’Eav bus non si possono nominare perché sono quegli “aborti” in cui è meglio non mettere lingua, come in tutte le questioni di “credito/debito” della regione. Lo chiamano così, tanto per confondere le cose. E’ credito per le aziende ed è debito per la Regione, e non viene saldato per questioni burocratiche, deve essere redatto il piano di rientro altrimenti non esistono i capitoli di spesa da cui attingere. E questo è un problema che come per la Metrocampania Nord-est riguarda anche la Circumvesuviana con i treni fermi perché non riceve soldi dalla regione. E’ Napoli il groviglio più fitto, le navi ferme, il mare in cui tutto affonda, e la burocrazia e lo scaricabarile, quello di schieramento: è colpa di chi c’era prima (forse non ha tutti i torti).
Sarà colpa di chi c’era prima anche per la neve caduta copiosa che ha fermato il trasporto su gomma e su ferro”.

Di domande Alessandro Corona ne ha poste altre, quali “il ripristino delle corse domenicali della Metrocampania Nord-Est visto anche il recente riconoscimento dell’UNESCO alla città di Benevento, i collegamenti per Roma, Campobasso ed Avellino; ed in ultimo, i provvedimenti che la Regione Campania adotterà nei confronti dei funzionari corrotti delle aziende di trasporto finite nel mirino della magistratura fiorentina (sepsa e Metrocampania Nord-Est) essendo queste aziende di proprietà della Regione, finanziate con fondi pubblici e di conseguenza il tutto a discapito del servizio pubblico. A queste domande l’assessore Vetrella infastidito dalle critiche mosse con distacco ha risposto che ,”le province ed i comuni capoluoghi sono i miei interlocutori, ho già preso accordi con i comuni della Valle Caudina e per quanto riguarda l’uso dei mezzi da parte dei pochi turisti non mi interessa”, mentre per quanto riguarda le inchieste giudiziarie non ha risposto nulla, anzi quasi meravigliato come di chi non sapesse nulla.

A questo punto, e visto che gli interlocutori principali dell’Assessore sono il Presidente Cimitile ed il Sindaco Pepe dovremmo chiedere a loro a quanto pare. Ed allora mi chiedo: il Presidente Cimitile ed il Sindaco Pepe saranno in grado di rispondere? E se non saranno in grado di rispondere a chi rivolgeremo queste domande?
O forse le risposte potremo averle da quell’utente che è costretto a dover partire alle 4 del mattino per poter lavorare…”