CULTURA
M’Barka Ben Taleb alla prima ‘Festa della Liberazione Tunisina’

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L’atto simbolico col quale inizia la “rivoluzione tunisina” è il suicidio di Mohamed Bouazizi, il giovane diplomato disoccupato che si arrangiava vendendo frutta e verdura su una bancarella abusiva e che ha risposto al sequestro della merce da parte di una guardia municipale, dandosi fuoco davanti al Palazzo del comune.
Questo avveniva il 17 dicembre 2010 a Sidi Bouzid, una piccola città dell’interno povero della Tunisia. IL 3 gennaio 2011, Mohammed moriva dopo una atroce agonia.
Il 14 gennaio 2011, alle 15.15, Ben Ali annuncia lo scioglimento del governo e l’indizione di elezioni anticipate nei sei mesi, poi alle 16.00 decreta lo stato di emergenza e il coprifuoco. Nonostante ciò la contestazione aumenta mentre l’esercito non obbedisce a Ben Ali e comincia a proteggere i manifestanti contro i poliziotti. A questo punto il presidente Ben Ali è costretto a lasciare il paese. Verso le 18 il primo ministro, Mohamed Ghannouchi, annuncia l’assunzione della presidenza ad interim, ai sensi dell’art. 56 della Costituzione.
Ed il 14 gennaio 2012, ad un anno dalla cacciata di Ben Alì, alle 19.30 presso la Città del Sole – vico Giuseppe Maffei, 18 (nei pressi di San Gregorio Armeno), a Napoli, è in programma la prima “Festa della liberazione tunisina”, con la speciale musica di M’Barka Ben Taleb & Marzouk Mejri.
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“Quando un giorno un popolo sceglie la vita,
il destino deve rispondere,
le tenebre devono dissiparsi
e le catene spezzarsi”
Abou Al Kacem Al Chebbi
poeta tunisino