POLITICA
L’assemblea di Sud Innovazione e Legalità da l’ok al patto con l’Api
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Si è tenuta ieri l’Assemblea di Sud Innovazione Legalità. Al centro della discussione, le idee e le elaborazioni progettuali che il movimento intende porre all’attenzione della collettività per il rilancio del territorio e per avviare un confronto, aperto e senza barriere, tra sistema istituzionale e forze politiche.
“Questa difficile fase di crisi – si legge nel resoconto diffuso alla stampa – sta cambiando la nostra vita ponendo in termini drammatici nuove problematiche. Ben presto, a causa della globalizzazione, diventerà sempre meno significativa la distinzione tra territori ricchi e territori poveri ed emergerà quella tra territori intelligenti e territori che non presentano queste attitudini.
Dopo le relazioni dei responsabili delle aree tematiche, Sud Innovazione Legalità ha quindi individuato le idee progetto che costituiranno la piattaforma programmatica e ne caratterizzeranno l’impegno: Creazione e sviluppo del MELA – Laboratorio Mediterraneo di Natotecnologie e Biotecnologie; Sviluppo dell’area industriale ASI; Utilizzo della tecnologia Magnegas per smaltimento fanghi e reflui; Riconversione al fotovoltaico di aree industriali; Spettacolarizzazione e valorizzazione beni culturali tramite illuminazione artistica; Attivazione, rafforzamento e sostegno di filiere delle biomasse con obiettivi energetici di salvaguardia dell’ambiente e sviluppo del territorio attraverso il riutilizzo e la valorizzazione delle biomasse; Agricoltura ecocompatibile per controllare e incrementare il tenore di sostanza organica e ridurre la contaminazione chimica e recupero e riqualificazione del prodotto locale; Sicurezza alimentare con riferimento alle principali produzioni locali quali vini e oli, con adozione di certificazione di origine territoriale e utilizzo di tecniche di tracciabilità ed etichette intelligenti; Agevolazioni fiscali per aree soggette a desertificazione sociale.
Atteso che – prosegue la nota – alcune delle citate proposte hanno già trovato adeguata ed autorevole convergenza da parte dei dirigenti dell’API nel corso del loro recente congresso provinciale, l’Assemblea, all’unanimità, ha deciso di intraprendere un confronto programmatico e progettuale con Alleanza per l’Italia e con chi, estendendo la pratica della democrazia nella gestione della cosa pubblica, riconosce all’associazionismo un ruolo determinante per il miglioramento della realtà territoriale di appartenenza.
Oltre al resoconto dell’assemblea di SIL, sono riportate anche alcune precisazioni in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Nunzia De Girolamo ad un quotidiano locale: “Abbiamo il dovere di rilevare – si legge – che purtroppo, in questo desolante spettacolo politico, molti ancora non riescono a comprendere che quel sogno di cartapesta, illusoriamente propinato agli italiani per oltre quindici anni, si è dissolto facendo precipitare il Paese in una crisi senza precedenti. Ciò che resta, di quell’illusione, è solo un crepuscolo avvelenato di invettive acrimoniose con le quali si ritiene ancora di poter fare politica. Chi ha cuore le sorti della comunità, piuttosto che autocelebrarsi e pubblicizzarsi, farebbe bene a rimboccarsi le maniche per elaborare, con la propria testa, proposte ed ipotesi di sviluppo per il suo territorio. Farebbe bene, al di là dei proclami, ad infondere nei giovani speranza e fiducia, rassicurandoli che questo lungo periodo di decadenza morale e politica è stato solo un brutto sogno: il drago non tornerà più. Ed infine una precisazione in merito all’appeal che la De Girolamo misura con i voti di preferenza. E’ opportuno ricordarle che alle elezioni comunali del 2006 si collocò al 75° posto (come dire, quasi due volte fuori il parlamentino comunale) riportando solo 178 preferenze e dove fu distanziata di centinaia di voti da altri candidati. Il giovane Francesco Nardone, coraggiosamente candidato alle elezioni Regionali del 2010 con l’intento di far scattare il quorum al Partito Democratico, raccolse qualcosa come 4.340 preferenze in provincia, di cui ben 1116 (millecentosedici) nella sola città di Benevento (come dire, sestuplicare la nominata De Girolamo)”.