Fortore
La Fanfara dei Carabinieri in concerto a San Marco dei Cavoti

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Nella splendida cornice del centro storico di San Marco dei Cavoti (Benevento), animato dalla tradizionale Festa del torrone, giunta ormai alla sua undicesima edizione, la serata di sabato 17 dicembre sarà allietata dalla presenza della Fanfara del 10° battaglione Carabinieri Campania, con sede in Napoli. L’eccezionale presenza dei musicisti dei Carabinieri si inserisce nel ricco programma di eventi della manifestazione sammarchese, in una serata particolarmente suggestiva.
Nel pomeriggio, intorno alle 17.30, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della Provincia di Benevento, la Fanfara, in perfetto assetto formale, accompagnerà con le note della “Canzone del Piave” e con gli struggenti squilli di tromba del “Silenzio” – si legge nella nota diffusa alla stampa – la deposizione di una corona di alloro in memoria dei soldati di ogni ordine e grado caduti nelle guerre combattute dall’Italia, nonchè dei membri delle Forze dell’ordine, che anche in tempo di pace, hanno dato la vita per il bene della Nazione e per la salvaguardia e la tutela dei suoi cittadini.
Dopo la cerimonia ufficiale, la Fanfara dell’Arma suonerà diversi pezzi musicali, fra cui anche alcune marce militari tipiche del suo repertorio. L’esibizione della Fanfara, la cui particolarità è quella di suonare anche marciando in formazione militare, eseguendo spettacolari evoluzioni, si terrà lungo il corso e la via principale del centro storico, allietando così le numerose famiglie di San Marco, di tutti i paesi del Fortore e del capoluogo sannita che certamente, come ogni anno, affolleranno la centralissima via Roma, dove saranno posizionati gli stand espositivi dei prelibati torroncini locali. Ovviamente i brani musicali che saranno eseguiti ricalcheranno il tema comune dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, con arrangiamenti a cura della stessa Fanfara.
La serata sammarchese avrà il suo trionfante epilogo con un vero e proprio concerto sinfonico, che la Fanfara terrà all’interno del Palacrok, appositamente allestito per l’occasione con una scenografia che ricorderà i colori e i segni araldici dell’Arma. Alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, unitamente ad una folta rappresentanza dell’Arma del Fortore, comandanti di Stazione in testa, la Fanfara, diretta dal Maestro Smarra, Maresciallo aiutante, e composta da ben trenta musicisti, suonerà un ricco repertorio di brani, seguendo temi di diverso stile ma di assoluto fascino.
La presentatrice della serata sarà la professoressa Maria Vittoria Barone, Dirigente scolastico nel Fortore e cittadina di San Marco dei Cavoti, e rendendo omaggio al centocinquantesimo anniversario dell’Italia unita, si comincerà con il celeberrimo “Nabucco”, da sempre considerata l’opera più risorgimentale di Giuseppe Verdi. Si narra infatti che, nel corso dell’occupazione austriaca di Milano, durante le guerre d’indipendenza, i patrioti italiani scrivessero sui muri a scopo propagandistico la frase “viva Verdi”, dove per Verdi intendevano l’acronimo Vittorio Emanuele Re D’Italia. Si proseguirà con un altro classico intramontabile, il “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, con la celeberrima aria di Figaro, peraltro trasposta in innumerevoli lavori cinematografici, a cui seguirà la compostezza e la potenza sinfonica della tradizione viennese, con il “Danubio blu” di Johann Strass, una pietra miliare del valzer. Il concerto avrà comunque anche un lato più “leggero” e popolare, in quanto nella sua seconda parte, stante la vicinanza del 25 dicembre, saranno eseguiti alcuni tipici brani natalizi. Seguiranno poi alcuni brani tratti dalle più famose colonne sonore cinematografiche e, trattandosi della Fanfara della Regione Campania, in trasferta in territorio sannita, non mancheranno alcuni arrangiamenti delle più famose canzoni napoletane.
L’esecuzione della Fanfara dell’Arma si concluderà, come di consueto, con due brani densi di significato storico e patriottico. Il primo sarà “La fedelissima”, la marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, composta nel 1929 dal Maestro Cirenei, all’epoca a capo della Banda dell’Arma, e il secondo, che concluderà definitivamente il concerto e la serata, sarà l’inno d’Italia, composto da Goffredo Mameli nel 1847, quando il poeta genovese aveva solo vent’anni, sull’onda emotiva dei primi moti repubblicani, ai quali egli stesso partecipò attivamente, molti anni prima che l’Italia fosse davvero unita, e musicato da Michele Novaro, famoso anche per i suoi canti popolari italiani.
Una piccola curiosità storica in merito alla Fanfara: non tutti sanno che le origini dell’introduzione di militari dell’Arma dei Carabinieri che invece dei consueti moschetti impugnavano strumenti musicali risale al lontano 1820, anno in cui, per la prima volta, il Corpo dei Carabinieri Reali ricomprese nel suo organico un nucleo di otto “trombetti”, una formazione embrionale dai compiti non ben definititi, di ausilio alle truppe combattenti. Infatti nell’Ottocento, quando non esistevano nè la radio né tantomeno i telefoni, l’importanza dei “musici” in divisa era fondamentale, perché erano proprio loro, con i loro strumenti, a fornire gli ordini alle truppe sul campo di battaglia, secondo segnali sonori convenzionali. Gli ordini dell’avanzata o, nel caso le sorti della battaglia volgessero al peggio, della ritirata, erano nelle mani – o meglio nei polmoni – dei trombettieri, che dovevano esprimersi al massimo delle loro capacità, per sovrastare gli assordanti rumori della battaglia, poiché qualsiasi ordine, per quanto urlato con forza, non sarebbe certamente stato udito dai soldati che combattevano nel fragore della mischia. Per non parlare della scarsa visibilità che si aveva durante i combattimenti, quando la combustione delle polveri da sparo degli antiquati fucili o dei cannoni creavano un vero e proprio muro di fumo, che celava alla vista dei comandanti e degli stessi soldati gran parte del campo di battaglia, rendendoli praticamente ciechi. D’altronde, chi non ricorda le celebri note della carica del settimo cavalleggeri nei film western a stelle e strisce?
La Fanfara dei Carabinieri della Legione Campania, con sede a Napoli, nacque proprio per tali scopi bellici, e fu formata nel 1862, l’anno seguente al conseguimento della tanto agognata Unità d’Italia, nell’antica capitale del Regno di Napoli. La Fanfara partenopea, insieme a quella di Torino, allora capitale del neonato Regno d’Italia, fu il nucleo portante da cui venne creata successivamente la celeberrima Banda dell’Arma dei Carabinieri, costituitasi nel 1910. Dopo la Prima Guerra mondiale, mutate le caratteristiche essenziali del suo impiego, il corpo musicale assunse così la funzione di rappresentare, attraverso le proprie esecuzioni, le tradizioni ed i costumi del nostro Paese, esibendosi per la prima volta all’estero, a Parigi, insieme all’omologa banda repubblicana francese e a quella reale inglese, ottenendo entusiastici giudizi.
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Queso il programma della manifestazione
ore 17,00 – Piazza Risorgimento
Arrivo delle autorità e degli ospiti.
ore 17,30 – Piazza della Rimembranza
Deposizione di una corona in commemorazione dei caduti.
ore 18,00
Visita agli stands con degustazione delle specialità locali.
ore 19,00 – Palazzo Colarusso
Buffet offerto dall’amministrazione comunale.
ore 20,15 – Palacrok
Concerto della Fanfara del 10° Battaglione Carabinieri “Campania”