Calcio
Imbriani: ‘Guardo la classifica e dico che il Benevento non merita questa posizione’
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In vista dell’anticipo di venerdì 16 dicembre contro la formazione del Monza, il Benevento di mister Imbriani tornerà ad allenarsi già domani mattina, alle ore 10.30, sul sintetico dell’Antistadio.
Il tempo di gioire, comunque, c’è stato, negli spogliatoi del dopopartita contro il Viareggio. Iil mister Imbriani è lapidario: “Guardo la classifica e dico che il Benevento non merita questa posizione. Ma risaleremo. La società ci ha abituato troppo bene con squadre di grandi qualità, ma sono certo che anche stavolta arriveremo sino in fondo in una posizione che ci premierà. Bisogna andare tutti d’accordo, evitando anche i fischi che ci sono stati. L’importante è dimostrare che stiamo crescendo specie nell’autostima in noi stessi. Certo, nel primo tempo è stata dura, specie dopo lo svantaggio. Poi c’è stata la scintilla, abbiamo capito il loro punto debole ed abbiamo fatto male venendo fuori un Benevento brillante e capace di giocare con grande personalità e voglia di vincere. Chi resta fuori deve sempre farsi trovare pronto, tutti sono necessari ed utili alla causa, nessuno escluso a prescindere. Sull’argomento posso solo dire che chi non gioca avrà sempre la mia chiarezza. Quando giocavo, in carriera, ho avuto a che fare con vari tipi di allenatori. Ebbene, posso dire che la cosa più brutta per un calciatore è essere preso in giro dal proprio tecnico. Ai miei calciatori dico semplicemente che con loro sarò sempre sincero”. E sulla sua ‘prima’ in contrada S. Colomba con vesti ‘altre’, Imbriani dice: “Emozionato? In passato ero sceso sul terreno del Vigorito sempre come calciatore. Ora come tecnico ho provato una forte emozione, specie quando ho sentito i cori. Le responsabilità sono enormi. Con Jorge ci abbiamo riflettuto e non poco, però abbiamo fiducia in noi stessi ed in particolare nei calciatori che alleniamo. Ho sempre detto che ho lasciato il Benevento come calciatore con un nodo alla gola. Quella finale brucia ancora, una ferita che non rimargina. Ma prima poi, un appuntamento del genere arriverà ed io sogno di esserci, lo sognerò sino a quando morte non ci separi. Questi colori mi appartengono e voglio che il tassello che manca nella mia vita venga messo al posto giusto”.
Tra i protagonisti sul rettangolo verde c’è ovviamente Andrea Pintori: “E’ il mio primo calcio di punizione che quest’anno metto dentro e voglio dedicarlo alla mia futura moglie e a mio figlio Mattia. Nei primi minuti di gioco abbiamo fatto circolare molto la palla perché loro erano chiusi. Del resto anche il Barcellona, facendo le debite proporzioni, quando non trova spazio fa girare palla anche in difesa. E’ vero è cambiato il tecnico ma non bisogna fare alcuna differenza, perché sia Imbriani che Martinez sono egualmente preparati come Simonelli. Abbiamo cambiato mentalità, ci siamo calati nella realtà dell’attuale classifica”. Gli tiene bordone ousmane Sy: “Preferisco giocare da seconda punta, so attaccare in profondità, ma posso adattarmi ad ogni soluzione perché devi pensare a giocare per la squadra. Il mister essendo un ex calciatore da poco tempo ci può capire e sentiamo una maggiore serenità, abbiamo più voglia di far bene. Sul gol, devo ringraziare Altinier che mi ha dato una bellissima palla. Sono molto contento per questo primo gol realizzato. Ora spero di fare sempre meglio”.