Comune di Benevento
Giochi pirici, ‘liberalizzazione’ dei permessi di vendita

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La vicinanza con le festività natalizie è scandita da una serie di appuntamenti, ciclici appunto, che permettono di percepirne il sapore ed i possibili risvolti amari anche da alcune caratteristiche a prima vista minime. Come – nell’accezione generale – i giochi pirici. In questo periodo non è difficile imbattersi in appuntamenti con le forze dell’ordine che vanno ad illustrare, nei luoghi più idonei (le scuole innanzitutto) come prevenire infortuni e non correre rischi. Né è difficile aggirarsi fra la folla del corso Garibaldi e fare quattro passi come su di un campo minato da “miccette”, talora spente (con il classico effetto “blob”…) nelle fontanelle cittadine.
Inutile negarselo, però, i giochi pirici si vendono, sotto Natale. E infatti non se lo nega neppure il comune di Benevento. Il suo Settore per lo Sviluppo Economico è infatti la mente di una recente ordinanza sindacale che parte da prevedibili premesse, e cioè che è consuetudine durante le festività natalizie, ed in particolare il Capodanno, “autorizzare la vendita su aree pubbliche di giochi pirici consentiti dalla legge”. Ora, siccome “in vista delle prossime festività sono pervenute numerose richieste e che a causa della particolare crisi economica la vendita di giochi pirici può rappresentare una importante fonte di guadagno per gli operatori del settore ma anche per soggetti che non svolgono abitualmente attività commerciale”, l’ordinanza demanda al dirigente del Settore di provvedere appunto alle autorizzazioni “all’occupazione del suolo pubblico in favore sia degli operatori del settore che di soggetti che non svolgono abitualmente attività commerciale e pertanto che non sono in possesso di regolare licenza per la vendita di giochi pirici consentiti dalla legge (le bancarelle, insomma, Ndr)”.
E’ lecito supporre che nelle pieghe non scritte di tale ordinanza, che certo non è di pura partecipazione amichevole ai destini dei venditori ma che nel suo accoglierne tanti incassa ovviamente la Tosap per l’occupazione del suolo pubblico (insomma, più sono più cassa si fa), ci sia un elemento che sfugge ai più, ovvero il controllo – esercitato magari dalla polizia municipale (oltre quelli ordinari magari delle forze dell’ordine). Perché basta aprire uno solo degli innumerevoli pieghevoli distribuiti con molta sollecitudine dalle Questure e dalla Polizia di Stato per leggere, per esempio, che “I giochi pirici non sono dei giocattoli ma sono degli esplosivi veri e propri, che possono essere venduti liberamente (anche nelle bancarelle) dopo essere stati declassati dal Ministero dell’Interno che ne autorizza la libera vendita. In ogni caso la cessione può avvenire solo ai maggiori di anni 14”, o che è “sempre vietata la vendita ambulante di artifici classificati”.