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Progetto Fise, settantasei lavoratori da formare

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Quattro imprese edili sannite per un totale di 76 lavoratori da formare. Questi i numeri territoriali del Fise (Formazione Integrata per la Sicurezza in Edilizia): progetto, sviluppato dalle cinque Scuole Edili regionali, che vede il CEFME della Provincia di Benevento insieme alle scuole edili regionali e come Ente capofila il Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino. L’intervento, nato anche in partnership con l’Istituto Tecnico per Geometri “Oscar D’Agostino” del capoluogo cittadino (scuola impegnata nella formazione professionale dei giovani), è pronto a partire.
MISSION: 8 MESI DI FORMAZIONE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA SUL LAVORO
Da novembre a luglio 2012, – si legge nbella nota diffusa alla stampa – verrà messa in piedi una rilevante manovra formativa che punta a rafforzare, su scala regionale negli organismi paritetici campani tra cui anche quello di Benevento, per la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Più di 500 i lavoratori campani che saranno formati, coinvolgendo 47 imprese edili.
Due le linee didattiche per 1072 ore complessive di lezioni. La prima legata ai moduli integrati per la costruzione in sicurezza (Mics), dove di recente è entrato in vigore l’obbligo formativo, funzionale alla preparazione professionale di operatori di macchine movimento terra, come gru, autogru, escavatori, pale meccaniche ed altre apparecchiature di sollevamento in edilizia. La seconda, invece, declinata sulla gestione integrata dei processi di sicurezza (Gips) ed indirizzata a chi ha un ruolo nella tutela della salute negli ambienti di lavoro. In pratica, una parte dei lavoratori dipendenti delle aziende coinvolte verranno formati nella conduzione di macchine ed attrezzature da cantiere. Un altro corpo di discenti sarà, invece, addestrato alla gestione integrata del processo di sicurezza: l’insieme delle procedure di lavoro aziendali che contengono le indicazioni specifiche per potere svolgere senza pericoli l’attività lavorativa.
FINANZIAMENTO (FONDIMPRESA), 200MILA EURO PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Il progetto è finanziato da Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale per la formazione continua promuove il programma che entra nel ranking dei 46 ammessi in ambito nazionale. Il Progetto eroga, nello specifico, una sovvenzione economica pari a 200mila euro. Budget utile ad implementare la dittattica all’insegna della prevenzione degli infortuni nel settore edile.
DIALOGO SCUOLA – LAVORO:
Altro elemento principale sarà il dialogo fra il mondo della scuola locale e quello del lavoro edile attraverso la formazione professionale. Protagonisti, in ambito provinciale, saranno gli alunni delle quarte e quinte classi degli Istituti Tecnici per Geometri della provincia: ragazzi il cui futuro potrebbe proiettarsi nel settore delle costruzioni. In questa conversazione, l’anello di congiunzione sarà il CEFME della provincia di Benevento con una didattica che sul campo salirà poi in cattedra. In partenza, infatti, 3 seminari che guardano con attenzione alle principali problematiche caratterizzanti la sicurezza sul lavoro: la caduta dall’alto, il rischio elettrico, la gestione ed organizzazione della sicurezza sul posto di lavoro. Gli studenti saranno inizialmente coinvolti per comprendere come operare senza rischi per la propria salute. Successivamente, la formazione si sposterà in aula con l’obiettivo di integrare il training pratico con sessioni teoriche sugli argomenti di competenza.
OBIETTIVI
il progetto punta da un lato a consolidare il ruolo del lavoratore nell’ambiente in cui opera, a creare prospettive di crescita professionale ed a favorire l’integrazione nel processo produttivo a tutti i livelli”. “Dall’altro, in ottica aziendale, – aggiunge – il piano formativo, totalmente finanziato, ha l’obiettivo, quindi, con una didattica gratuita per le aziende, di migliorare la qualità generale delle risorse umane che caratterizzano un’impresa edile, di rafforzare la gestione della sicurezza, di diminuire i costi diretti, indiretti e sociali della mancata sicurezza nonché di favorire un maggior livello di competitività sul mercato”.