Scuola
Boffa (Pd): ‘Investire su formazione e conoscenza per garantire un futuro al nostro territorio”

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“Va sicuramente riconosciuto alla Provincia di Benevento, e all’Assessorato alle politiche formative, il merito di aver realizzato, con gli Stati Generali della Scuola provinciale, un momento d’incontro importante su una tematica che non riguarda soltanto gli addetti ai lavori ma parla del territorio e delle sue attese di sviluppo”. A dichiararlo è l’on.Costantino Boffa che ha assistito in mattinata ai lavori del seminario che si è tenuto presso Villa dei Papi.
“Le conseguenze di una politica che negli ultimi anni per l’istruzione ha prodotto soltanto tagli lineari ed indiscriminati e provvedimenti confusi, e in alcuni casi illegittimi, si sono fatte sentire in maniera pesante anche qui nel Sannio. Molti, infatti, sono i comuni che hanno perso, o rischiano di perdere, la presenza del plesso scolastico sul proprio territorio e ciò accentua quel processo di desertificazione sociale già in corso da diverso tempo. E tanti sono anche i lavoratori, e parliamo sia di insegnanti che di personale ATA, che hanno perso il posto di lavoro e questo nel contesto di una crisi occupazionale e sociale già drammatica per il territorio”.
“Deve essere chiaro che con l’abbassamento del livello qualitativo e quantitativo dell’offerta scolastica- prosegue Boffa – non si producono danni soltanto alla scuola ma si pregiudicano le ambizioni di sviluppo dell’intero territorio. Il comparto della conoscenza, infatti, va legato alle prospettive di crescita dell’intera provincia perchè evidenzia la necessità di investire sulle risorse umane, sulle capacità, sulle competenze. E’ questo il primo e più importante capitale su cui puntare nel progettare il futuro di una collettività”.
“Ed è in quest’ottica che il quadro disegnato dall’ultimo rapporto Svimez sull’economia del mezzogiorno prefigura scenari drammatici per tutto il meridione. Il Sud, infatti, fino a pochi anni fa rappresentava una delle aree europee con la maggiore presenza di giovani. Nel giro di alcuni decenni rischiamo ora di diventare un territorio “per vecchi”. Nei prossimi quattro anni, sono queste le previsioni dello Svimez, emigrerà un giovane su quattro; nel 2050 quasi un abitante su cinque avrà più di 75 anni. Nel 2009 sono partiti verso il Centro-Nord del paese circa 109 mila abitanti (e la Campania è la regione maggiormente interessata dal fenomeno) e di questi i giovani laureati sono più del 20%”.
“Inoltre, stando sempre alle rilevazioni dello Svimez, nel 2010 più del 10% della popolazione tra 15 e 64 anni possiede solo la licenza elementare o nessun titolo di studio, il 36,5% ha conseguito la licenza media e circa il 40% il diploma di scuola secondaria superiore. Appare dunque evidente- dichiara il parlamentare sannita del Pd- quanto sia stringente l’esigenza di invertire la rotta e tornare ad investire sulla formazione, sulla conoscenza e sull’istruzione”.
“E’ importante per l’Italia- conclude il deputato sannita del Pd – perchè altrimenti, una volta usciti dalla crisi, saremo ancor meno competitivi delle altre potenze europee, è importante per il Sud perchè soltanto investendo sulla formazione e la preparazione delle nuove generazioni i nostri territori possono progettare un percorso di crescita e sviluppo credibile”.