Calcio
Alla scoperta dell’avversario dei giallorossi: il Foligno

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Interessante servizio reso dal sito web del Benevento calcio, che in occasione degli incontri di campionato della formazione di mister Simonelli offre una visione ‘panoramica’ dell’avversario del turno. Con cenni che vanno dalla geografia agli aspeti più decisamente agonistici. Vi proponiamo, allora, la scheda preparata per il Foligno.
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LA CITTA’
Foligno è la terza città dell’Umbria è attraversata dal fiume Topino, è un comune prevalentemente montano in provincia di Perugia, e conta 58.106 abitanti. La Città di Foligno è il centro commerciale ed industriale più ricco ed importante della Valle Umbra. Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto. Foligno fa parte del circuito delle Città dell’Olio. Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura, in zona sismica classificata con “rischio catastrofico”. L’origine protostorica di Foligno risale all’epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates", risalirebbe al X secolo a.C. Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550. Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi. Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, per poi divenire importante comune ghibellino. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia: vincendone tre. Durante la seconda guerra mondiale, subì numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero all’80%, per questo fu insignita di medaglia d’argento al valore civile. Il riconoscimento venne consegnato il 16 gennaio 1961 da parte dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti catastrofici, il più recente risale al 1997 che causò gravissimi danni alla città. Pochi sono i monumenti e luoghi luoghi d’interesse: la cattedrale di San Feliciano, La Basilica di Santa Maria Infraportas, La Chiesa di Santa Maria di Pustia e il Monastero di Santa Maria di Betlem. Come architettura civile il Palazzo Trinci ed il Ponte di San Magno.
IL FOLIGNO CALCIO
La società sportiva, così com’è oggi, venne fondata nel 1928, ma Foligno ebbe squadre di calcio già dai primi anni del ‘900. Il miglior risultato, il Foligno, lo ottenne nel campionato di Prima Divisione 1933-34, che concluse in seconda posizione in classifica ottenendo così l’accesso alle finali per la promozione fra i cadetti: l’esito di tale stagione fu poi però venne ribaltato dalla Federazione che, incriminando la società per illecito sportivo, la condannò alla retrocessione. Nel 2006-2007, il Foligno (guidato da Giovanni Pagliari) vince il campionato di serie C2 girone B ed è promosso in serie C1. Nella stagione successiva sotto la guida tecnica di Pierpaolo Bisoli, conquistò l’accesso ai playoff per la B, ma venne eliminato dal Cittadella. Nel 2008/2009 partecipa al campionato di Prima Divisione (ex serie C1) girone B e si riesce a salvarsi ai playout, condannando alla retrocessione la Pistoiese. Nel campionato 2009/2010, evita i playout vincendo lo scontro con il Perugia. Nella decorsa stagione conclude nella zona playout e nell’affrontare il derby con la Ternana, ottiene la salvezza nei minuti di recupero. Quest’anno dopo tre giornate si trova a -1 in classifica per inadempienze amministrative. Due sono i gol fatti e ben sei subiti. Squadra molto giovane, con una età media di 21 anni. I calciatori di maggiore qualità ed esperienza sono Cavagna e Coresi, quest’ultimo dotato di una buona tecnica individuale e dal tiro improvviso da ogni posizione del campo. Benevento e Foligno storicamente si sono affrontati dieci volte.
I PRECEDENTI
Le società si sono incontrate 10 volte con i risultati: 6 vittorie per il Benevento, 2 pareggi e 2 vittorie per il Foligno. L’ultima vittoria dei giallorossi in trasferta risale al 5 aprile 2009, per 1-0, rete segnata da Cattaneo.