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CULTURA

Accademia delle Belle Arti di Napoli: i ‘quadri viventi’ nel chiostro di S. Sofia

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Oggi pomeriggio alle ore 18, e domani in replica allo stesso orario, nel Chiostro della chiesa di Santa Sfia, (l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti), nell’ambito del programma di Benevento Città Spettacolo debutta “Per Grazia Ricevuta – Salvi per miracolo “ (Santi, Martiri e Madonne nell’iconografia popolare delle edicole votive – tableuax vivants, cioè vere e proprie messe in scane delle opera pittoriche).  

“Protagonisti gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli – si legge nelle note di presentazione – , lo spettacolo è una produzione della stessa Accademia e nasce dal Laboratorio creativo dell’Accademia a cura di Ludovica Rambelli per la regia, Dora De Maio per la formazione corporea, Rosanna Grammatico per l’ideazione e la progettazione, e con Tommaso Caruso, Grazia Maria Cesaretti, Anna Ciotti, Serena Ferone, Roberta Ferrante, Andrea Fersula, Chiara Giandomenico, Laura Lisanti, Susy Musella, Libera Nasti, Silvia Pelecha, Paolo Salvatore, Maria Flora Velotti.

Lo spettacolo, nato come un percorso itinerante e per spazi non convenzionali, è frutto di un intenso lavoro laboratoriale in cui gli allievi diventano idealmente spettatori/attori di un teatro anatomico, luogo in cui si incrociano lo studio del corpo con lo studio dell’estetica e dell’arte; il pubblico accompagnato in un viaggio visionario alla scoperta della fede visibile, potrà assistere attraverso la rappresentazione di edicole votive e di dipinti strettamente collegati alla città di Napoli ad un affresco tutto partenopeo che si comporrà  nel Chiostro della Chiesa di Santa Sofia. Santi e Madonne si animeranno in una galleria vivente di edicole votive avvolte dalla musica sacra, da quella popolare e dai suoni dei vicoli di Napoli.

La valenza della mise en espace dei quadri non è meramente estetica, colui che osserva la performance vi partecipa vivendo così un’esperienza di conoscenza del corpo e del gesto dinamico, che lo avvicina maggiormente all’opera pittorica, alla sua comprensione, alle sue funzioni simboliche.

Statue e i dipinti vengono costruiti a vista utilizzando stoffe drappeggiate e oggetti d’uso comune, l’effetto drammatico  sta nella precisione cromatica e iconografica dell’opera finita, ma soprattutto, nell’osservare come questa si prepara”.

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