POLITICA
Zoino: ‘Lo sciopero della Cgil non è solo doveroso, ma sacrosanto’
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“La manovra finanziaria – se così si può chiamare una miscela incoerente di tagli lineari e nuove imposte, il tutto a carico dei ceto medio-bassi – che il governo si appresta a varare, avrà senza alcun dubbio l’effetto di impoverire ancora di più il paese, ma non riuscirà a portarci fuori dalla crisi”, scrive in una nota Francesco Zoino, segretario provinciale Idv e consigliere comunale a Benevento.
“È un provvedimento raffazzonato, modificato già tre o quattro volte, senza un impianto economico convincente, frutto di aggiustamenti e compromessi tra i partiti di maggioranza in nome della salvaguardia dei propri bacini elettorali, orientato a un interesse “classista” e di casta, definito più dalle cose che vi mancano che da quelle che si faranno. Un pasticcio senza nessun respiro politico.
In quest’ottica, lo sciopero generale promosso dalla Cgil ci sembra non soltanto doveroso, ma sacrosanto. Perché, se è indiscutibile che le misure approvate dal governo non favoriranno affatto la crescita, come è stato peraltro rimarcato da autorevoli commentatori e da istituzioni indipendenti, con effetti depressivi su tutta l’economia nazionale, e dunque anche sul mondo del lavoro, è assolutamente inaccettabile che, all’interno della cosiddetta manovra, siano state inserite norme che violano apertamente i contratti nazionali e lo Statuto dei lavoratori. Come se il governo stesse approfittando della confusione attuale per far passare, quasi sotto silenzio, attacchi ingiustificabili ai diritti acquisiti, già pesantemente erosi da decenni di politiche iperliberiste”.
“Partecipare alla manifestazione del 6 settembre – conclude Zoino – riveste allora una duplice importanza: spingere il governo a ritirare la manovra o a stravolgerla per renderla davvero equa; difendere i diritti sociali fondamentali, tutelando il lavoro.
Domani l’Idv sarà dunque in piazza, al fianco del sindacato e di tutte le forze democratiche che hanno a cuore la giustizia sociale, gli interessi dei lavoratori, il bene del paese”.