Sindacati
‘E’ merito del coraggio di chi ha presentato ricorso contro la cassa integrazione’

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“La vertenza dei lavoratori del consorzi rifiuti si chiude favorevolmente solo grazie a quei pochi che hanno avuto il coraggio di presentare ricorso contro la Cassa integrazione che invece piaceva tanto a CGIL- CISL e UIL”. Questo il secco commento di Alberto Zollo e Gabriele Corona del coordinamaneto provinciale Slai Cobas.
Questa mattina infatti la Regione Campania ha stabilito che i lavoratori del Consorzi devono essere utilizzati presso i Comuni per la raccolta differenziata.
“Ora – dichiarano Zollo e Corona – tutti plaudono a questa decisione dimenticando che tale positivo risultato si deve solo alla caparbia volontà di 3 dipendenti dei consorzi che, con il sostegno dell’Avv. Sandra Sandrucci hanno semplicemente preteso di continuare a lavorare e per questo motivo hanno impugnato tutte le decisioni concordate tra Prefettura, Commissari dei Consorzi Rifiuti, Regione, Comune di Benevento, Provincia e i sindacati CGIL, CISL e UIL che avevano imposto la Cassa integrazione come unica soluzione possibile”.
I coordinatori del sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale aggiungono poi che “le soluzioni adottate oggi dal Tavolo Istituzionale tenutosi presso la Regione, erano state richieste e prospettate con un apposito atto di diffida notificato alla Regione Campania e a tutti gli altri enti interessati, dall’avvocato Sandrucci a nome e per conto di venti dipendenti dei Consorzi. Con tale atto è stato chiesto espressamente l’intervento della Regione in quanto, dopo l’esito favorevole dei giudizi davanti al Tribunale di Benevento ed al TAR Campania, che hanno dato ragione ai lavoratori, i Liquidatori dei Consorzi non avevano consentito la ripresa dell’attività lavorativa, costringendo i dipendenti ad una illegittima e forzata sospensione dal lavoro, senza alcuna retribuzione”.
“Le richieste – si legge nella nota diffusa alla stampa – di cui all’atto di diffida sono state esaminate e riscontrate durante l’incontro tenutosi presso gli uffici della regione nel pomeriggio di ieri dalla stessa avv. Sandrucci con il Dirigente del Settore programmazione e gestione dei Rifiuti, Dott. Raimondo Santacroce, al quale è stato evidenziato il rapporto dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, dal quale risulta che ben 26 comuni della provincia di Benevento, compreso il Comune capoluogo, non hanno raggiunto nel 2010 la quota imposta dalla legge del 35% di Raccolta Differenziata e che pertanto necessitano di potenziamento del servizio con l’utilizzazione dei lavoratori dei Consorzi”.
“L’atto di diffida dei venti dipendenti evidenziava anche che – continuano Zollo e Corona – la Regione Campania con la recente delibera n.2246 del 2011 ha messo a disposizione delle Province la somma di 99.650.000 euro per la raccolta differenziata, alla quale si attingeranno i fondi per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti dei Consorzi”.
“Rimane ancora da sciogliere – concludono – il nodo del pagamento degli arretrati, del quale la Regione Campania non si è voluta fare carico e che i Consorzi attraverso i Comuni aderenti dovranno pagare direttamente”.