POLITICA
La Provincia di Benevento soppressa, il simbolismo e la scelta delle date

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(m.c.) – C’è stato – e c’è – un forte simbolismo nelle dichiarazioni dei politici, e non solo, che hanno riempito colonne di piombo (si sarebbe detto una volta…) sulla soppressione della provincia di Benevento. Chiamate alle armi sul tema dell’identità, della memoria, della storia… E le citazioni. Le citazioni si sono sprecate. Forche Caudine, Garibaldi, Tito Livio: giusto per citarne qualcuna.
La battaglia politica condotta sul tema è il vero cuore di questa calda estate.
Ha salutato un consiglio provinciale ‘aperto’ convocato in prima battuta per necessità temporali, ovvero esprimere una vulgata ufficiale a non troppa distanza dall’approvazione del decreto legge 138, quella manovra anticrisi che ha mandato il Sannio in crisi.
E’ stato appunto il tema portante ed il discrimine su cui si sono confrontati i partiti. Dai luoghi di vacanza, naturalmente. Partiti mediatori, o in imbarazzo, nel centrodestra e partiti che vedrebbero svanire le loro attuali e future rendite di posizione nell’ente, nel centrosinistra.
Ci sarà un plenum di parlamentari e consiglieri regionali, il 29 agosto. Passate le vacanze, ovviamente.
E, novità peraltro attesa, ci sarà anche questo consiglio comunalprovinciale congiunto nella sontuosa cornice della Villa di proprietà di entrambi gli enti e che all’uopo spalanca i battenti, quella dei Papi a Pacevecchia. E lì le vacanze saranno davvero terminate: un po’ perché a settembre ci si avvia alla bassa stagione e non è ‘trendy’ l’idea di fare una pausa profittando dei costi ridotti (politica povera, si sarebbe detto); un po’ perché sarebbe trascorso davvero un bel lasso di tempo dalla nascita della ‘madre di tutte le battaglie’ e la reale discesa in campo.
Ma il simbolismo, si diceva. Proprio su un tema, come abbiamo visto, così impregnato di retorica, la scelta del Consiglio congiunto, ovvero del più alto momento istituzionale sannita, è caduta sul 2 di settembre (che è venerdì e forse, chissà, è stato scelto perché prelude ad un week-end di meritato riposo dopo le vacanze).
Benedetto il cielo, il 2 settembre.
E l’importanza dei simboli evocata finora in ogni parola distillata dai tasti di un computer o pronunciata ad un microfono?
Diamo uno sguardo rapido al calendario.
Il 2 settembre 2011 è il giorno dell’inaugurazione della trentaduesima edizione di ‘Benevento Città Spettacolo’. Il consiglio comunale e provinciale congiunto si tiene in un giorno in cui la finzione della realtà, cioè la messa in scena, dominerà anch’essa le cronache locali e nazionali. Le assimilazioni potrebbero giungere facili facili: si vuol passare per teatranti?
Il 3 settembre 1860 Salvatore Rampone “si presentava come commissario di Garibaldi al Delegato Apostolico di Benevento monsignor Odoardo Agnelli, per dichiarargli che da quel momento nella Città e nel Ducato cessava il sette volte secolare dominio pontificio. Proclamato il Governo provvisorio ed eletto presidente, il Rampone non indugiò a gettare le basi della provincia di Benevento il cui progetto ebbe l’approvazione di Garibaldi quando il Rampone il 9 settembre si recò a Napoli “per fare atto di adesione alla Dittatura”.
Allora?