POLITICA
‘Non credo che Napolitano permetta si calpesti la Costituzione’

Ascolta la lettura dell'articolo
“Non credo che il presidente della Repubblica possa permettere che si calpesti la Costituzione”. Il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti (un verde eletto con il centrosinistra unito nel 2009) tuona contro la manovra anticrisi del Governo, destinata a tagliare le amministrazioni provinciali al di sotto dei 300 mila abitanti. Compresa Fermo (177.914 abitanti), che dopo la recente sofferta separazione dalla Provincia di Ascoli Piceno, avvenuta nel 2004, dovrebbe essere riaccorpata alla Provincia di Ascoli (214.068 abitanti), governata da Piero Celani, del Pdl.
“Con una legge ordinaria – osserva Cesetti – lo Stato non può abrogare le Province, è indispensabile una modifica della Costituzione”. Secondo l’art. 133 della Carta infatti “il mutamento delle circoscrizioni provinciali è stabilito con legge della Repubblica, su iniziativa dei Comuni e sentita la Regione. Serve poi un doppio passaggio in Parlamento che impegna almeno tre mesi di tempo”. Inoltre, argomenta il presidente, “abolire 36 Province rappresenterebbe un risparmio irrisorio, anche perché non si possono licenziare i dipendenti o sospendere le funzioni. Le economie vanno fatte riformando la Costituzione, magari riducendo il numero dei parlamentari. E io, da ex parlamentare (del Pds ndr), conosco bene gli sprechi in Parlamento”. “Un consigliere provinciale riceve un’indennità di 34 euro lordi, ma un sindaco di un Comune sotto i mille abitanti prende 400 euro”, aggiunge Cesetti.
E infatti, il Governo vuole accorpare anche i Comuni under mille, che nelle Marche sono 45. Dopo Ferragosto Fermo chiederà un incontro all’Ufficio di presidenza dell’Upi: “vediamo il contenuto del decreto e il dibattito parlamentare. Faremo una battaglia politica, e nel caso anche costituzionale”. Se la manovra passasse così com’é, oltre al matrimonio ‘forzoso’ Ascoli-Fermo, verrebbero accorpati anche 12 Comuni del Fermano e sei della Provincia di Ascoli.