Sindacati
Eavbus, l’azienda potrebbe chiudere ‘i battenti sin da lunedì’

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Le segreterie provinciali di Filt Cgil (a firma di Salvatore-Lepore), Fit Cisl (Fantasia-Rossi), UilT (D’Alessio-Lo Moriello), Ugl Trasporti (Zeoli-Fucci) in una nota indirizzata al Prefetto di Benevento ed all’amministrazione provinciale “denunciano alle Istituzioni, agli Enti, all’utenza e alla opinione pubblica la gravissima situazione che si è venuta a determinare nella società EAVBUS che espleta servizio di trasporto pubblico locale su gomma in Campania e nella fattispecie nel bacino beneventano.
Purtroppo si sta avverando quello che ormai da tempo le OO.SS. hanno più volte riportato.
La azienda, causa notevoli difficoltà economiche e debiti che si sono accumulati nel tempo, non è più in grado di poter assicurare non solo gli stipendi ai lavoratori ma anche il normale svolgimento del servizio.
Le preoccupazioni che affliggono i lavoratori della EAVBUS del bacino beneventano non si fermano a queste pur pesanti deficienze aziendali, ma aumentano perché, da fonti autorevoli, si viene a conoscenza che la società EAVBUS non rientra nei piani di ricapitalizzazione delle società della Holding EAV.
Questo mancato inserimento nelle prospettive di rilancio di questa azienda significa morte certa con tutte le conseguenze che possono derivare in una fase così delicata che sta attraversando tutto il comparto TPL in regione Campania.
Questa azienda chiuderà i battenti non tra un mese e due , ma con molta probabilità lunedì.
Più volte si è invitata la EAVBUS a intraprendere con le OO.SS. un piano di riorganizzazione e , nello specifico per questo bacino, la possibilità di potenziare e considerare strategico questo territorio.
Questa società doveva essere il riferimento sul territorio in prospettiva dell’affidamento ad un unico gestore del TPL sannita, in aggregazione con quella del ferro M.C.N.E. per costituire una vera integrazione ferro-gomma sul territorio, ma questi eventi fanno riconsiderare, con profondo rammarico, questa ipotesi. Forti sono le tensioni tra gli operatori che sempre hanno tenuto comportamenti responsabili, lavorando su turni logoranti, fuori dalle normative vigenti sia contrattuali che in materia di sicurezza, al limite se non al di fuori del Codice della Strada e delle regolamentazioni europee, con conseguenze pericolose e rischiose singole e personali.
Questi lavoratori hanno in ogni modo assicurato l’efficacia e l’efficienza del servizio, ma in questa fase e nel perdurare di queste condizioni, alla luce di notizie così poco rassicuranti, stanno espletando la normale prestazione lavorativa comandata, non eseguendo attività straordinarie o comunque eccedenti il nastro lavorativo.
Si comprendono e ci si scusa per le difficoltà a cui va incontro l’utenza ma non si può più continuare così; quando è in discussione, non lo stipendio, ma il proprio futuro, non si può restare indifferenti ; le responsabilità sono solo ed esclusivamente aziendali.
L’ affidabilità e la serietà fin qui dimostrata non può però essere calpestata e irrisa da manovre di Palazzo o da altre inettitudini che mettono a repentaglio la mobilità delle persone e la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie.
Le crescenti apprensioni, l’assenza di aspettative e possibili sviluppi positivi stanno ingenerando tra gli addetti rabbia, risentimento che potrebbero sfociare in azioni non controllabili e non più gestibili.
Si chiede a tutti indistintamente di fare la propria parte affinchè il trasporto persone torni ad essere una priorità per questo territorio e per l’intera regione e perché si diano prospettive certe ai lavoratori.
Le OO.SS. saranno ancora più determinate nelle loro azioni pur registrando un senso di inadeguatezza di fronte a tale sconcertante situazione.
L’impotenza di non poter risolvere questo stato di cose amareggia e sconforta le scriventi; si è fatto tutto il possibile pur di non giungere a queste inquietanti condizioni, ma da soli è impraticabile”.