POLITICA
Urbanistica, prima delle decisioni il ‘confronto aperto con la città’
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Il delegato nazionale del Partito Socialista Italiano, Giovanni D’Aronzo interviene con una nota sui temi urbanistici che da qui a breve vedranno il consiglio comunale di Benevento chiamato a risolvere.
“Tra certezze e smentite – dichiara D’Aronzo – si sente dire che da qui a breve il consiglio comunale, dopo l’approvazione del bilancio, passerà all’approvazione del P.U.C (piano urbanistico comunale) e dell’housing sociale e al piano casa. Sono, da ritenersi indubbiamente interventi significativi per la nostra comunità, infatti basta ricordare che il P.U.C. strumento di programmazione indispensabile per un corretto sviluppo della città, deve sostituire l’attuale strumentazione urbanistica ormai obsoleta.
Ma sembra che al momento qualche forza politica di maggioranza ha individuato obbiettivi diversi che andrebbero inseriti nel piano. Se ciò dovesse corrispondere al vero, sarebbe opportuno riaprire un nuovo dibattito che veda coinvolti anche i cittadini, le associazioni, gli ordini professionali i comitati di quartiere, al fine di una corretta informazione. Così come l’housing sociale e il piano casa, che prevede la realizzazione di molti alloggi in diversi punti della città.
Visto il numero elevato di vani da realizzare, sono da ritenersi interventi che andranno a stravolgere l’intero tessuto sociale della nostra comunità, ed anche in questo caso sarebbe opportuno aprire dibattiti e confronti con la comunità.
Tali interventi se da un punto di vista strettamente abitativo possono ritenersi giusti, dall’altra parte meritano qualche riflessione, per l’impatto altamente invasivo. Si parla di costruire nella rotonda della Scienza e nell’area della zona rotonda dei Pentri, oltre che in zona Capodimonte. Circa 600 alloggi sono destinati solo nella zona dei Pentri, più gli annessi servizi. Andrebbe da subito verificato se esistono richieste tali da giustificare un così massiccio intervento, i costi per ogni unità immobiliare, il rispetto ambientale ecc.. Inoltre la rotonda delle Scienze ricade in un punto dove la mobilità è elevata, allora viene da chiedersi quali potrebbero essere i rischi di costruire in quella zona ad alta densità di traffico? Quale ulteriore carico di transito veicolare dovrebbe sopportare il già piccolo ponte San Nicola? Si è pensato alla realizzazione di un ulteriore ponte sul fiume esistente in modo da ridurre il carico automobilistico alla già precaria struttura e ridurre i tempi di percorrenza? Stessa cosa dicasi per la rotonda dei Pentri, zona che ricade in un punto viario strategico ed anch’essa già sovraccarica di transito di auto da e per la città. E con la previsione della chiusura di Piazza Colonna, riusciranno le strade interne a sopportare ulteriori aumenti di transito di auto? Tali aree sono inserite già nel P.U.C. con quella destinazione urbanistica?
Mi auguro che si vogliano organizzare dei seminari utili a costituire un primo momento di confronto e approfondimento aperti a tutta la città su questo importante intervento. Ed è per questo che invito, le forze imprenditoriali, professionali, intellettuali, sindacali, sociali e politiche della città ad intervenire. Per nessuno domani – conclude Giovanni D’Aronzo – vi sarà la possibilità di recriminare se le cose non andranno per il verso giusto. Questa è una grande stagione di opportunità e di responsabilità”.