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Discariche in Campania, un po’ di numeri…

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Il numero delle discariche in esercizio in Campania è risultato molto variabile negli anni soprattutto a causa delle necessità dettate dall’emergenza.
La situazione risulta quindi complessa e le disponibilità sono ormai residue, calcolando anche che ci sono stati interventi della magistratura per alcune di esse che ne hanno ridotto la capacità di contenimento. Di seguito la situazione al 31 dicembre 2009 (secondo gli ultimi dati disponibili): – Discarica di Savignano Irpino (Av): aperta dal 13 giugno 2008; capacità di 700 mila tonnellate (saturazione prevista per febbraio 2011); – Discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (Bn): aperta dal 25 giugno 2008; capacità di 800 mila tonnellate (saturazione prevista per l’autunno 2011). Il sito è stato posto sotto sequestro preventivo il 18 marzo 2011 per pericolo di frana; – Discarica di Chiaiano (Na): aperta dal 17 febbraio 2009; capacità di poco più di 750 mila tonnellate (saturazione prevista per settembre 2011); – Discarica di San Tammaro (Caserta): aperta dall’11 giugno 2009; capacità di 1,7 milioni di tonnellate (saturazione prevista per marzo 2011); – Discarica di Terzigno (Na): aperta dal 28 maggio 2009; capacità della Cava Sari di 650 mila tonnellate (saturazione prevista per i primi mesi 2011).
In un’ordinanza del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, del 19 ottobre 2010, si indicavano Savignano Irpino (Avellino), San Tammaro (Caserta) e Sant’Arcangelo Trimonte (Benevento) da usare "per un tempo limitato". Due di questi tre siti, quello in provincia di Benevento e quello di Avellino, erano già nell’elenco del decreto del maggio 2007 sotto il governo Prodi. In quel decreto c’erano nominati anche Serre (ipotesi poi decaduta dopo le proteste e sostituita con Macchia Soprana, aperta e chiusa dopo aver raggiunto la capacità massima) e Terzigno (Napoli).