CULTURA
Il Festival organistico del Sannio ‘Giovanni Salvatore’

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Sabato 18 giugno alle 19,30, nella Cattedrale di Cerreto Sannita, si inaugura la quarta edizione del “Festival Organistico del Sannio Giovanni Salvatore” organizzato dall’Associazione “Giovanni Maria Trabaci”, di cui è direttore artistico Mauro Castaldo (Titolare della Cattedra di Organo e Composizione Organistica al Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento). Il Festival si avvale del Patrocinio della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’Goti.
Il concerto inaugurale, che vedrà le presenze del mezzosoprano Rosa Montano, del tenore Abele Leonardo, il del Egidio Mastrominico, degli organisti Nicola Florio e Michele Antonuccio, del Coro “Agape Fraterna” (diretto da Mauro Castaldo), ha in programma appunto le musiche di Giovanni Salvatore: la “Salve Regina” di Paolo Serrao (1820-1907) calabrese attivo a Napoli; “Omni die dic Mariae” del polacco Grzegorz Gorczycki (1667-1734); “Passacaglia per violino solo” (dalle sonate del rosario) di H. I. F. von Biber (1644-1704).
Nell’ultima parte del concerto troveranno posto pezzi famosi come l’“Ave Verum Corpus” di Mozart (1756-1791) e l’ “Ave Maria” di Schubert e meno noti quali “Ecce Panis” di Lorenzo Perosi, a chiusura dell’intera serata, verrà eseguito “Cantate Domino”, dall’oratorio “Judas Maccabeus” di Händel.
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Giovanni Salvatore (1610 – 1688) nasce a Castelvenere. Fu sacerdote, compositore ed organista. Ricevette la sua formazione musicale al Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli, dove ebbe come insegnanti Erasmo Bartoli e probabilmente anche Giovanni Maria Sabino, e successivamente fu ordinato sacerdote. Nel 1641 venne nominato organista della Chiesa dei SS. Severino e Sossio, in seguito organista e maestro di cappella della Basilica di San Lorenzo Maggiore e verso il 1675 organista presso la Chiesa del Carmine. Dal 1662 al 1673 fu primo maestro ai Turchini e tra il 1675 e il 1688 del Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo. Tra i suoi allievi ebbe probabilmente anche Alessandro Scarlatti.
Salvatore fu molto stimato nel suo tempo, soprattutto per l’attività compositiva di musica vocale e per organo. Antimo Liberati, suo contemporaneo, lo considerava valorosissimo nella musica per tastiera. I lavori vocali di Salvatore, gran parte dei quali sono ancora da riscoprire, vennere composti nello stile concertato tipicamente in uso verso la metà del XVII secolo con progressioni e dissonanze espressive. Invece nelle sue composizioni per organo si denota una maggiore abilità tecnica, nelle quali segue la maniera di Girolamo Frescobaldi, Giovanni Maria Trabaci e Ascanio Mayone, anche se non vi rimane strettamente vincolato ad essa. In questo ambito musicale egli rappresenta sicuramente il punto di transizione tra la prima metà del XVII secolo, rappresentata da Trabaci e Frescobaldi, e la seconda metà, dominata da Alessandro Scarlatti e Bernardo Pasquini.