Alla presenza dell’onorevole Carlo Aveta e degli iscritti, nonchè dei candidati alla scorsa tornata elettorale municipale, La Destra ha approfondito, in un incontro, il risultato del 15 e 16 maggio scorso a Benevento.
Il Segretario provinciale Ciro Vallone ha esordito – si legge nella nota diffusa alla stampa – con il "ricordare la memoria di Giorgio Almirante, grande uomo politico e padre della destra italiana, di cui il 22 maggio ricorreva l’anniversario della morte. La tradizione e la saggezza del passato, ha detto Vallone, devono essere costantemente riportati alla memoria per poter trarne innovazione e sempre linfa vitale".

"Non è stato un risultato positivo, ha affermato Vallone: la Destra è stata punita dall’elettorato anche a causa delle situazioni vissuta dal PDL. Certamente, le vicende politiche, giudiziarie e personali di Berlusconi, il quale ha creato un grave ed irriparabile disordine nazionale, hanno suscitato nell’area moderata di destra grande sconcerto ed un progressivo allontanamento.
La situazione locale beneventana è allo stesso modo difficile: l’irrimediabile spaccatura del PDL, tra la compagine forzista e ex alleatina, con strascichi al limite della calunnia e del decoro civico, ha sancito la sconfitta della coalizione del centrodestra, che, di fatto, ha finito per consegnare su un piatto d’argento la vittoria al sindaco Pepe, anche perchè ha presentato tardivamente il suo candidato sindaco.
Ulteriore confusione si è ingenerata nell’elettorato anche per la candidatura di Roberto Capezzone che poi ha fatto un passo indietro, sebbene, la candidatura di Raffaele Tibaldi abbia dimostrato il grande coraggio di quest’ultimo che ha voluto assumersi il difficile compito di tentare di risanare la spaccatura chiamando al tavolo del centrodestra Viespoli, Mastella e Santamaria, nella speranza di un ravvedimento. Nulla è stato, le vaneglorie personali hanno preso il sopravvento, ma Tibaldi non si è arreso e con tanta umiltà e competenza politica, ha voluto portare avanti il suo progetto con tutti i partiti alleati del centrodestra, ipotizzando la possibilità di arrivare al ballottaggio.
La Destra, pur nella consapevolezza di essere un piccolo partito senza rappresentanza nel governo locale, ha fatto il suo dovere nella coalizione, con spirito di corpo, rinunciando ad individualismi e concorrendo alla causa comune.
La Destra, con umiltà e senza strombazzamenti mediatici da sempre, ancor prima dell’acuirsi della competizione politica,ha lavorato contro il malcostume, l’affarismo e il clientelismo che regnano sovrani in città: ha denunciato anche alla Procura della Repubblica di Benevento la selezione farsa dell’AMTS, lo sperpero di denaro pubblico per opere fatte non a regola d’arte come il parco "Cellarulo" allagato per ben due volte dalla piena del fiume Calore, e per i rifacimenti del lastricato di piazze e marciapiedi che dopo alcuni mesi sono già da rifare (Piazza Ponzio Telesino ad esempio) e ha messo a conoscenza la cittadinanza di tante altre situazioni, evidente dimostrazione di un’incapacità gestionale della sinistra.
Nonostante tutto ciò, l’elettore non ci ha premiati nell’urna, ha proseguuito Vallone. Sembra che la nostra onestà intellettuale, il nostro rigore silenzioso e il nostro radicamento ai valori del passato si siano ritorti contro di noi determinando l’insuccesso elettorale.
Non abbiamo promesso posti di lavoro, non abbiamo illuso i nostri giovani, nè abbiamo comprato i voti con bugie, false promesse e lusinghe. Una scelta trasparente e di dirittura che, sono sicuro, ci premierà nel lungo periodo, nelle scelte decisionali strategiche per la nostra città ed il futuro dei nostri giovani.
Alla luce di tutto ciò, come un capitano che non abbandona la nave che affonda, rimarrò alla guida del partito fino al prossimo novembre, mese in cui, a livello nazionale, e di riflesso a livello locale,, dovrebbe nascere un soggetto politico che, con nuovo vigore, raccoglierà tutte le anime moderate di destra, per farle convergere in una nuova alleanza".