Scuola
La canzone come poesia: metamorfosi della spiritualità

Ascolta la lettura dell'articolo
Oggi presso il Liceo Scientifico Rummo di Benevento è stato ospite Claudio Giunta, Professore associato di Letteratura italiana all’Università di Trento.
"Appassionando gli alunni,- scrive in un appassionato testo un appassionato di musica e poesia come Nicola Sguera – il professore, noto soprattutto per il suo saggio ‘L’assedio del presente’ (Il Mulino), polemica difesa della cultura contro l’invasività dell’informazione e dell’intrattenimento, li ha introdotti nell’officina del suo ultimo lavoro, dedicato al rapporto tra poesia e canzone. Con un fascinoso excursus che ha toccato, per rapidi cenni, l’evoluzione della musica pop e rock, e citazioni che spaziavano da “Rolling Stone”, “bibbia” della musica americana, a Truffaut, Giunta ha sottolineato tanto la metamorfosi novecentesca della forma canzone quanto il ruolo sempre più decisivo che essa svolge nella formazione “spirituale” delle giovani generazioni, che invece non si rivolge più alla poesia contemporanea per soddisfare questo specifico bisogno. La “profezia” fatta da Giunta è che, mentre la poesia sarà sempre più marginale in futuro, la canzone diventerà sempre più importante, e capace di produrre opere di pregio (dai grandi “classici” come Dylan o a cantautori nostrani come i Baustelle o Moltheni). Autori come De Andrè, ad esempio, integrano nella propria scrittura procedimenti (analogici, metaforici) tipici della grande poesia moderna, la cui caratteristica, esemplificata attraverso un testo di Baudelaire e uno di Vittorio Sereni, è lo scarto rispetto al linguaggio ordinario e associazioni di tipo analogico che infrangono il pensiero razionale, per creare associazioni inusuali e spesso ermetiche.
Giunta – curatore tra l’altro delle Rime dantesche nei Meridiani mondadori – ha chiuso il suo brillante intervento invitando gli allievi del Liceo a coltivare lo studio rigoroso delle discipline umanistiche per creare un gusto capace di vagliare i prodotti dell’industria culturale e dello spettacolo: bisogna studiare Foscolo proprio per capire quali canzoni valga la pena ascoltare".