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POLITICA

‘Stefano Caldoro offende le donne’

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E’ una donna di Caserta, ancora, Virginia Papa, a lanciare sul web una petizione contro il presidnete della Regione Campania Stefano Caldoro, ‘reo’ di aver "offeso con il suo comportamento il mondo delle donne campano". Il riferimento deciso è ovviamente alla mancanza di rappresentanza della componente femminile nella Giunta regionale. Ecco il testo (parziale) di quanto in queste ore si sta firmando sul web.

***

"Il mondo del femminismo napoletano non era stato mai offeso prima in tal modo dal Presidente Stefano Caldoro; per tale motivo si mobilia’ con questa petizione chiamando tutte alle pacifiche armi. La Giunta regionale Campana non ha rispettato il principio di «equilibrata presenza» di genere all’interno della Giunta. È la tesi con la quale il Tar, accogliendo il ricordo presentato da una cittadina di Caserta, ha annullato il decreto di nomina dell’ultimo assessore entrato nell’esecutivo Vito Amendolara. Ad accendere la miccia dell’orgoglio femminista e’ stata Annamaria Petrone, Giudice di pace a Solopaca. Scandaloso e’ stato il silenzio in aula delle donne ‘Sedicenti Femministe Convinte’ tra le quali Angela Cortese/Sandra Leonardo Mastella/Anna Petrone/Eva Longo / Rosa D’angelo…, le quali in materia, fino alla pronuncia del Tar, non avevano detto nulla.
Cio’ che sconvolge ed irrita il mondo femminista campano non e’ tanto il mancato rispetto delle norme da parte di Stefano Caldoro, ma è l’eccessiva levata di ‘scudi’ a difesa dell’assessore Vito Amendolara. Caldoro offende le donne non tanto venendo meno alla legge, ma offende le donne ‘impugnando la sentenza’ al Consiglio di di Stato, impegnando pubbliche risorse regionali che potevano essere destinate a centri anti-violenza per le Donne. Il ricorso al Consiglio di Stato inoltrato a spese della collettività’  campana mette le Donne in uno stato di squilibrio inaccettabile e deprecabile.
Il dare uguaglianza alle donne nella Giunta Caldoro non vuol dire contentarle con la nomina di due Assessori,avvenuta a suon di carte bollate. Le donne della Campania non vogliono il ‘contentino’, meritano un assessorato forte con propria autonomia: per questo le donne campane lanciano la candidatura di Pina Mangano Amarelli quale assessore all’Agricoltura Campana".

 

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