CRONACA
Sotto sequestro la discarica di S. Arcangelo Trimonte
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Sant’Arcangelo Trimonte, in provincia di Benevento, torna al centro delle attenzioni, anche regionali, a causa di un provvedimento della Magistratura sannita che ha posto sotto sequestro penale la discarica di contrada Nocecchia. Ad apporre i sigilli al cancello di entrata dalla discarica, gestita dalla Daneco spa, gli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Benevento.
“Tale provvedimento – si legge in una nota del comandante provinciale Angelo Vita del Nipaf – è scaturito a seguito di una lunga ed intensa attività di indagine svolta dagli uomini del Corpo forestale dello Stato che ha portato alla luce l’inquinamento causato dall’illecito smaltimento del percolato prodotto all’interno della discarica, nonché il pericolo di frana e di disastro ambientale, poiché non sono stati eseguiti i lavori richiesti dalle prescrizioni contenute nelle relative autorizzazioni."
Ad assistere un gruppo di persone, cittadini di Sant’Arcangelo, Paduli, i membri del Codisam, il comitato che, da quasi 4 anni, quando il progetto dello sversatoio di contrada Nocecchie era ancora solo un’ipotesi, lottavano per denunciare le irregolarità e le criticità che avrebbe portato la realizzazione di una discarica su di un terreno scosceso, franate e con condizioni idrogeologiche non idonee. In passato erano state denunciate fuori uscite di percolato. A valle della discarica, ricordiamo, scorre il torrente Pazzano, che si immette nell’Ufita, un affluente del fiume Calore.
Le conseguenze immediate sono la restrizione degli accessi ai soli magistrati che dovranno continuare le indagini, ai lavoratori della Daneco SpA ed agli operai che stavano eseguendo i lavori di manutenzione del sito. Il direttore tecnico della Samte, la società della Provincia che interviene nella gestione del ciclo dei rifiuti aveva deciso nei giorni scorsi la chiusura temporanea della discarica per poter condurre ulteriori indagini e verifiche tecniche circa la tenuta strutturale della stessa discarica. A seguito del provvedimento di chiusura temporanea, mentre procedevano normalmente i conferimenti dai comuni sanniti, erano stati sospesi quelli da fuori provincia.
Quanto ai conferimenti, potranno essere effettuati molto probabilmente solo in uno dei quattro lotti, il primo, quello più stabile, in cui è suddiviso l’impianto: comprensibili le ripercussioni.
Per il lotto 1, il primo dei 4 realizzati, già era stata prevista la possibilità, contenuta della Dia, di una riapertura del telone di chiusura della vasca, per conferire altri rifiuti, sfruttando la diminuzione del volume del materiale sversato.