fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Salute

‘Legionella a S. Agata de’ Goti: va chiuso un reparto dell’ospedale’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

“Febbre altissima, sangue dalla bocca, gravissime difficoltà respiratorie: inizialmente sembrava che M. D. – operatrice socio sanitaria presso il reparto per sofferenti mentali situato nel vecchio ospedale di Sant’Agata dei Goti – avesse preso una pesante polmonite. Ma il 28 gennaio scorso, ricoverata nel reparto malattie infettive dell’ospedale Rummo, grazie a una diagnosi e a una terapia tempestive, viene salvata da una malattia spesso mortale: la legionella. Una malattia dovuta a un batterio che si annida nelle acque stagnanti e in alcuni tipi di serbatoi di aria condizionata, talmente pericolosa da meritare un’apposita legislazione basata su un principio fondamentale: fare presto. Ma allora perché fra la fine di gennaio, data in cui la “legionella” è stata diagnosticata alla signora M. D. e ieri, 14 marzo, data in cui il Dipartimento di Prevenzione della Asl ha ordinato la chiusura di quel reparto di Sant’Agata dei Goti in cui è stata contagiata, è passato quasi un mese e mezzo? E con quanta “tempestività” verranno presi adesso i provvedimenti adeguati al livello di grave rischio costituito dall’inquinamento da legionella dell’impianto idrico del reparto?”

 

Questi interrogativi della Rete Sociale nascono – si legge nella nota dell’associazione a firma di Serena Romano – “nel quadro della collaborazione con le istituzioni sanitarie nel caso di eventi che possono destabilizzare i pazienti coinvolti e fanno parte di una ricostruzione dei fatti basata su segnalazioni e testimonianze ricevute da venerdì 11 marzo: dal giorno in cui, cioè, il dottor Franco Santucci – responsabile della Salute Mentale di Montesarchio-Bucciano e della SIR o reparto per malati mentali collocato nell’ex ospedale di Sant’Agata dei Goti – ha ufficiosamente ricevuto la notizia che molti rubinetti dell’ospedale sui quali l’Arpac aveva fatto dei prelievi erano contaminati da legionella. A dargli la notizia era stato, il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Tommaso Zerella, per non perdere tempo, ‘affinché, cioè – come ha dichiarato Zerella alla “Rete Sociale” – Santucci si tenesse pronto, appena avuta la conferma del focolaio infettivo, ad avviare l’iter per la profilassi e a spostare i pazienti nel caso di chiusura della struttura”’ E ieri, appena avuta la conferma che 7 rubinetti su 8 del reparto erano contaminati, Zerella ha emesso l’ordinanza con la quale intima al sindaco di Sant’Agata dei Goti di chiudere il reparto”. 

 

“La Asl, dunque, sembra essersi mossa velocemente sia nei giorni scorsi, sia nel lanciare il primo allarme all’Arpac un mese e mezzo fa, come ha confermato alla “Rete Sociale” anche il dottore Glielmo, l’infettivologo del Rummo che ha efficacemente curato la signora M. D. : ‘Già di fronte al semplice sospetto di una malattia come questa allertiamo la Asl alla quale, appena arriva la conferma, mandiamo immediatamente la denuncia affinché avvisi l’Arpac per le indagini necessarie a individuare il luogo del contagio. E debbo riconoscere che l’ufficio epidemiologico della Asl è in genere più che attivo: le dottoresse addette, infatti, vengono addirittura quotidianamente a prendere notizie di persona o per telefono’. 
Alla luce, dunque, di questa prima ricostruzione la “Rete Sociale” si chiede: è normale che l’Arpac abbia impiegato quasi un mese e mezzo per i prelievi e le indagini del caso? E fino a che punto il pericolo è scongiurato: l’Arpac, cioè, ha controllato ed escluso la contaminazione dei rubinetti del reparto situato al piano superiore che ospita pazienti e operatori del Centro di Salute mentale di Benevento? E considerato che, per motivi di sicurezza e di bonifica, si dovrà chiudere ad horas il reparto “contaminato”, il responsabile dottor Santucci riuscirà a trasferire senza troppe lungaggini burocratiche i pazienti in un luogo sicuro?”

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

Alberto Tranfa 1 settimana fa

San Pio, piano da 9 milioni per potenziare cure e tecnologie: si punta anche alla riorganizzazione del Day Hospital Oncologico

Giammarco Feleppa 2 settimane fa

Morgante rassicura: “Nessun problema per l’estate all’ospedale di Sant’Agata. Pronti nuovi progetti per il futuro”

redazione 3 settimane fa

“Viaggi.AMO: oltre le barriere – viaggio in autonomia”, ecco il progetto di terapia occupazionale per la crescita dei giovani del CMR di Sant’Agata de’ Goti

redazione 3 settimane fa

A Sant’Agata dei Goti rombano le Supercar: nel weekend arriva il Saticula Motor Show

Dall'autore

redazione 4 ore fa

Forte grandinata nel Fortore, Fusco (CIA): “Ci faremo valere per ottenere risarcimenti”

redazione 7 ore fa

Benevento Città Spettacolo, Mastella annuncia il concerto di Luchè

redazione 7 ore fa

Province, Barone (Lega): Positive le parole del ministro Piantedosi sul ritono al voto popolare”

redazione 8 ore fa

Alternativa per Benevento: “Situazione grave in Trotta Bus, Comune intervenga con urgenza”

Primo piano

redazione 4 ore fa

Forte grandinata nel Fortore, Fusco (CIA): “Ci faremo valere per ottenere risarcimenti”

redazione 7 ore fa

Benevento Città Spettacolo, Mastella annuncia il concerto di Luchè

redazione 11 ore fa

Umberto Tozzi al BCT Music Festival: il 31 luglio all’Arena Musa di Benevento con il suo tour d’addio

redazione 12 ore fa

Una notte da favola con “Cenerentola 24”: sogni, storie e solidarietà in scena a San Martino Valle Caudina

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content