Scuola
Gli studenti del Livatino in visita alla ‘Strega Alberti’

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Lo scorso 10 marzo gli studenti delle classi II B e III B del Liceo Classico "Livatino", accompagnate dalle docenti Lucia Gangale e Veturia Zarro, si sono recate in visita presso lo stabilimento dolciario di Benevento, Strega Alberti. A far da cicerone ai ragazzi spiegando l’antica storia dello stabilimento è stata Anna Maglione. "La fondazione – ha spiegato – risale al 1860. Giuseppe Alberti era originario di San Felice a Cancello. C’era nell’aria odore di Risorgimento e la famiglia dovette trasferirsi per motivi politici. La fabbrica Alberti nasce come fabbrica di vino. Poi un monaco benedettino consegna a Giuseppe Alberti la ricetta segreta del liquore Strega e di lì a poco è un successo internazionale". La gamma di prodotti è estremamente diversificata e la signora Maglione ne ha dto un piccolo assaggio offrendo agli studenti ed alle professoresse cioccolato della ditta. Interessante il giro nel museo della stessa ditta, dove è stato possibile vedere il busto di Giuseppe Alberti, manifesti pubblicitari d’epoca, enormi quadri con foto d’epoca in cui le lavoranti appaiono nel reparto confezionamento con le cuffiette in testa, ed ancora tutte le copertine dei libri vincitori del famoso "Premio Strega" (conservate in bacheca) ed anche visitare una sezione con botti, ampolle, vecchi strumenti di lavorazione del liquore ed un fornitissimo reparto spezie. "La produzione, ha sottolineato Maglione, è tuttora artigianale e la ditta si serve solo di zafferano purissimo, che paga cinquemila euro al chilo. I tentativi di imitazione finora contati in giro per il mondo sono ben milleduecento". A seguire è stata effettuata una visita guidata presso il Museo del Sannio. Il tour è iniziato dalla chiesa di Santa Sofia, illustrata nel dettaglio, per poi passare nelle sale e nel bellissimo chiostro. Si è parlato dei reperti di epoca preromana, provenienti soprattutto da Caudium e da Telesia, della Langobardia Minor di cui Benevento era capitale, dell’abbazia di Santa Sofia di cui era badessa Gariperga, la sorella del principe Arechi, che completò la chiesa voluta dal duca Gisulfo. E’ stata illustrata agli studenti la sala di Iside e le trasformazioni subite dal chiostro. Sono state ricordate le figure di Antonio Mellusi, Alfredo Zazo, Mario Rotili, Elio Galasso, i cui nomi sono legati a questa importante istituzione cittadina.