POLITICA
‘Benevento deve scegliere facendo leva sulla sua dignità’

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“Mentre i partiti si affannano a trovare la cosiddetta “quadra” e mentre incontri e appuntamenti si susseguono con cadenza quasi quotidiana, la città resta in attesa di conoscere quali saranno i contenuti della prossima campagna elettorale, quali gli argomenti prioritari, quale il futuro disegnato idealmente per essa”: Nazzareno Orlando, capogruppo consiliare di TèL, fa il (suo) punto sulla situazione politica cittadina, bel lungi ancora dal districare i nodi che l’avvolgono in vista delle amministrative di maggio.
“Lungo le strade del centro, intanto, sono sempre più evidenti i “gazebo del disagio” e in molte case è divenuto impossibile vivere con dignità e senza “prostituirsi” a chi vuole continuare a gestire le difficoltà altrui per il proprio tornaconto. Gli operai dei consorzi, quelli di Russo, i tanti precari costretti a lottare per avere almeno qualche speranza per il domani, sono stanchi di promesse ed impegni formali mentre sono costretti, anche, a pagare tasse di incredibile entità non sempre derivanti da una gestione oculata della cosa pubblica. I giovani diplomati e laureati vorrebbero avere almeno la possibilità di essere utili al proprio territorio mentre, invece, sono costretti a valutare concretamente la necessità di preparare le valige. Quanti cervelli da poter sperimentare e utilizzare al meglio, andranno via per carenza di occupazione? E di sviluppo? Che fine hanno fatto i tanti esperimenti di programmazione avanzata e diversificata messi in cantiere dalle passate amministrazioni? Sono brutalmente stati sacrificati sull’altare di una politica abituata solo agli azzeramenti barbarici e alle vendette trasversali. Progetti che avevano nomi originali: Prust, Siog, Technè ecc…ma contenuti di straordinaria efficacia. Una volta tanto non sarebbe meglio valutarli singolarmente e, poi, decidere se affossarli o meno? Quando si sono creati nuovi posti di lavoro senza l’intermediazione politica, quando i giovani innamorati dello spettacolo hanno concretizzato il loro sogno di restare all’interno di quel mondo una volta tanto senza chiederlo né a Tizio né a Caio, quando dinamici ed intelligenti tecnici hanno costruito una rete di interscambio basata su originali idee e su efficaci progetti senza dover dimostrare di possedere nessuna “tessera” ma solo mettendo in campo bravura e competenza…perché non fare in modo da ottimizzare e fare proprie quelle opzioni? Solo per non dare meriti all’avversario? Solo per poter dire che tutto andava male prima?”.
La conclusione è consequenziale: “Siamo alla banalizzazione dello scontro politico e alla banalizzazione dei rapporti secondo cui chi non la pensa come te non è avversario ma nemico! Benevento non merita questo. Benevento deve scegliere ricordando bene la sua storia e facendo leva sulla sua dignità. Sono in ballo le prospettive di una intera comunità che non possono ne debbono essere sacrificate sull’altare dei soliti giochini da bottega del voto. E’ necessario stipulare un patto strategico per la città che miri alla risoluzione dei reali problemi, che blocchi la dilagante corruzione e che ridimensioni l’imposizione fiscale prodotta dall’inefficienza e dal clientelismo”.