POLITICA
‘Via dal Milleproroghe la norma salva-banche’

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I Pid della provincia di Benevento “condividono il tempestivo intervento dell’Onorevole Nunzia De Girolamo, che ha chiesto l’esclusione dal “Decreto Milleproroghe” dell’emendamento inserito al comma 9 dell’art. 2 quinquies, con il quale è stabilito che il termine prescrizionale “de diritto” dei correntisti di vedersi restituite le somme illegittimamente addebitate dalla banche – tra le quali ricadono anche quelle incassate a titolo di interessi anatocistici – decorre dall’annotazione della singola operazione eseguita. La norma inserita grazie ad una restrittiva interpretazione dell’art. 2935 codice civile serviva per aggirare quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione, attraverso una recente sentenza a Sezioni unite del 02/12/2010, n. 24418, con la quale la Suprema Corte, interpretando lo stesso articolo del codice civile, con inconfutabile e completa argomentazione, stabiliva che il termine di prescrizione decorre dalla data di chiusura del rapporto bancario. Il Dipartimento economico dei Pid, costituito da uno staff tecnico di avvocati e dottori commercialisti, i cui responsabili sono il dottor Rolando Di Bernardo e l’avvocato Eriberto Di Blasio, sta procedendo ad un attento studio sull’intera questione ed è pronto a fornire ogni utile supporto a quanti si sentono danneggiati da questo provvedimento”.
I Popolari d’Italia inoltre – prosegue la nota – “segnalano all’opinione pubblica che tale provvedimento, così come concepito, minerebbe pesantemente l’economia non solo di tanti comuni cittadini, ma soprattutto metterebbe in ginocchio migliaia di piccole aziende, già in difficoltà per la restrizione del credito e degli alti tassi imposti dagli Istituti bancari, costrette a rivolgersi per la quotidiana “sopravvivenza”.
“Il fenomeno dell’usura, nasce proprio dalla restrizione del credito bancario – dichiara il coordinatore provinciale Antonio Verga – e di ciò i Pid hanno informato il Prefetto di Benevento, nel corso dell’incontro tenuto ieri dalla sua delegazione e rispetto al quale i Popolari d’Italia esprimono la più profonda preoccupazione. Non possiamo più permettersi di fare ancora regali alle banche, come avveniva ai tempi del governo Prodi ”.