Medio Calore
‘Depurazione, il bando è stato annullato per palesi difformità’
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Elvira Santaniello, Responsabile della Rete Rose Rosse Campania e del Presidio di Legalità e Giustizia di San Giorgio del Sannio, in una nota di replica alle dichiarazioni del sindaco Giorgio Nardone “pubblicate su Il Mattino del 17/02/2011”, nel rivangare Gramsci (“L’indifferenza è il peso morto della storia”) e le parole stesse del primo cittadino (“i Comuni sono stati costretti a non iniziare o quanto meno a interrompere le procedure per la sistemazione o costruzione del depuratore per mancanza assoluta di disponibilità economiche”) rileva che “il Sindaco dimentica che l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici Lavori, Servizi e Forniture, ha certificato la difformità dell’affidamento dell’incarico di progettazione relativo ai lavori di ristrutturazione, completamento ed adeguamento della rete idrica e fognaria con annesso impianto di depurazione dal decreto legislativo 163/2006 e che, per questo motivo, il bando per l’affidamento dei lavori è stato annullato ed i finanziamenti per i lavori stessi sono stati persi. Le risorse finanziarie, dunque, erano disponibili ma un atteggiamento quanto meno leggero e superficiale dell’appaltante ne ha compromesso l’ottenimento. Questo particolare è stato omesso.
E noi cittadini, cosa facciamo? Continuiamo a rimanere indifferenti di fronte ad un danno palese per la nostra comunità?
E questo è quanto accade nel nostro paese della cortesia e dei fiori, un paese che, probabilmente, di fiori ne vedrà ancora pochi se il depuratore continuerà a non essere a norma, se gli stessi abitanti della zona continueranno a lamentare la presenza di odori nauseabondi e di atmosfera malsana, se le stesse acque del fiumiciattolo che attraversa i terreno circostante l’impianto continueranno ad essere inquinate (come è stato dimostrato dai prelievi effettuati), se l’Amministrazione Comunale, nonostante l’accertato inquinamento e nonostante il fatto che il Sindaco stesso sia stato indagato per disastro ambientale, continui a non prendere i provvedimenti necessari”.
Ma Santaniello ricorda ancora ai suoi concittadini che “Nardone attribuisce il mancato adeguamento del depuratore non ai suoi errori bensì al fatto che la sentenza n. 335 della Corte Costituzionale abbia imposto ai Comuni la restituzione del canone di depurazione e abbia determinato, di conseguenza, la mancanza di disponibilità economiche.
Ma come si fa a fare queste affermazioni se questi rimborsi del canone di depurazione il Comune di S. Giorgio del Sannio non li ancora effettuati? Probabilmente perché, consciamente o inconsciamente, il Sindaco sa che i suoi cittadini non si lamenteranno!
Io, invece, mi lamento e mi lamento perché, sempre come scrive Gramsci, “Odio gli indifferenti…mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti”.