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Semafori truccati. Nel mirino anche Fragneto Monforte
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Il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo ha chiesto il rinvio a giudizio per 33 persone, tra cui una quindicina di comandanti della polizia locale, alcuni sindaci di piccoli centri e altri funzionari pubblici, accusati di aver ‘pilotato’ le gare d’appalto per piazzare i T-red, i cosiddetti ‘semafori intelligenti’ ma meglio conosciuti come i ‘vampiri rossi’, sulle strade di 35 piccoli e medi comuni sparsi in tutta Italia, da Nord a Sud.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere e turbata libertà degli incanti. Il pm ha chiesto il processo anche per Raoul Cairoli, amministratore unico della Ci.ti.esse, azienda che commercializza in via esclusiva i ‘T-Red’, e altri tre responsabili di società del settore. Questi ultimi sono accusati di aver messo in piedi, fino al settembre 2008, come si legge nel provvedimento di chiusura delle indagini dell’aprile scorso, ‘un accordo collusivo di cartello’ per ‘l’acquisizione di contratti’ con le amministrazioni locali, attraverso la ‘collusione con i pubblici ufficiali’. Gare pilotate, dunque, avrebbero portato i ‘vampiri rossi’ negli incroci di numerose cittadine, da Invorio (Novara) a Campolongo Maggiore (Modena) fino a Fragneto Monforte (Benevento). Secondo l’accusa, c’erano solo quattro secondi tra il giallo e il rosso dei semafori e nemmeno il decimo di secondo, dovuto, tra il rosso e lo scatto del fotogramma che rileva l’infrazione.
Fonte | IMG Press