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Quote rosa nei CdA delle partecipate. La nota di Annamaria Mollica

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Annamaria Mollica, della Rete “Adelperga”, ritorna sulla vicenda dell’assenza di quote rosa all’interno degli enti strumentali del Comune. Di seguito la nota che pubblichiamo integralmente:
“Dopo l’ennesima violazione della par condicio uomo-donna in occasione del rinnovo da parte del Sindaco di Benevento delle nomine, senza motivazione, a sesso unico in seno all’azienda di trasporti urbani AMTS, mi ritrovo a continuare, nella speranza di una successiva solidarietà, questa lunga battaglia contro l’esclusione delle donne anche nei Consigli di amministrazione delle cosiddette “partecipate”.
Lo scorso 5 febbraio, nella qualità di cittadina che al riguardo ha fatto ripetutamente ricorso al Tar della Campania, ho inoltrato al Prefetto l’invito ad un suo intervento, in analogia a quello già adottato dalla prefettura di Padova, teso a rimuovere una situazione di chiara discriminazione di genere, ripristinando il dovere di rispetto delle norme.
Nell’articolata richiesta ho fatto riferimento al fondamentale art. 51 della Costituzione, all’art. 6, comma 3, del Testo unico degli enti locali e all’art. 6 bis del vigente Statuto comunale, rimarcando il moltiplicarsi in Italia delle sentenze di tribunali amministrativi regionali, tra le quali è da ricordare, in particolare, quella n. 622/2010 del Tar Lecce, che obbliga al rispetto delle pari opportunità anche negli “enti strumentali del Comune”. Secondo i giudici, addirittura anche in assenza delle “disposizioni integrative ed attuative dello statuto comunale” la norma “costituisce una disposizione vincolante”.