CULTURA
Fine d’anno in musica, ovviamente…

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Ultimi due concerti prima di fine anno al Morgana, ad esibirsi saranno il trio milanese “Octopus” martedì 28 dicembre e il nuovo progetto di tre musicisti testati e riconosciuti “The Michelangelo Trio”. Ma l’inizio dell’anno ripartirà subito con grossi live a partire dal mercoledì 5 gennaio con gli attesissimi veneti “Non voglio che Clara” e sabato 8 con “The Niro”, ormai nei circuiti internazionali, senza tralasciare la prima beneventana dei sanniti “Rei momo” che venerdì 7 presenteranno il loro album.
Ma andiamo con ordine partendo da Octopus, che annovera tra le sue fila l’ex bassista delle Vibrazioni. Un power trio di impatto devastante: l’energico verbo del funk è assimilato e rielaborato nelle loro mani, tramutato in un affascinante ibrido che unisce la carica del cross-over alle intuizioni melodiche del rock degli anni Settanta. Un’iniezione di volume e di groove che colpisce in modo diretto e preciso. Il classico impianto chitarra-basso-batteria (Reepo, Garrincha e Zed) delinea uno stile che si colloca esattamente a metà strada tra i Primus e i Jimi Hendrix Experience, con la stessa alternanza di vuoti sonori ed esplosioni ritmiche. I potenti riff di chitarra si sovrappongono alle brillanti linee vocali, mentre l’uso del distorto conferisce alle canzoni un’interessante patina di low-fi. A breve saranno disponibili per il loro primo attesissimo tour con Saphary Deluxe.
L’anno si schiude con la festa concerto di giovedì 30 del “The Michelangelo Trio”, costituitosi nel 2009, e che nasce dall’unione di tre musicisti che vantano una lunghissima esperienza musicale nell’ambito della scena-live campana e nazionale.
Fabrizio Fedele (chitarra elettrica), Ciro Ciotola (batteria) e Michelangelo Iossa (basso elettrico | voce): tre avventure musicali, tre percorsi artistici che si incontrano per dar vita ad un live-trio che propone in concerto alcuni brani inediti firmati da Iossa e arrangiati da Fabrizio Fedele (tra gli altri: Con tutto questo vento, Devo, Questa non è una mela, Pulce…) nonché alcune cover d’autore che rendono omaggio al grande songwriting internazionale, da George Harrison (While my guitar gently weeps) a John Mayer (Belief)…