Sindacati
Trasporti, ‘avviata la campagna di dismissione nel Sannio’

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"E’ iniziata – scrive il segretario provinciale Carlo Finozzi della Filt Cgil – la fase di dismissione del servizio ferroviario regionale nella provincia di Benevento e delle zone interne in generale”. La nota del sindacato prende le mosse dal nuovo orario ferroviario, con il quale “Benevento ha meno collegamenti con Avellino, Salerno, Caserta e Napoli; con Foggia, già da settembre, sulle linee Fs i collegamenti non Eurostar erano stati azzerati; non solo, ma i nostri utenti avranno anche meno possibilità di scelta, sia sul ferro che sulla gomma, sulla direttrice Benevento Napoli via Valle Caudina. Infatti, con il nuovo orario di Metro Campania Nord Est vi sono tante novità e non tutte positive. Se da un lato c’è il beneficio dell’ultimo treno da Napoli che parte alle ore 22.05 e non più alle 21.12, d’altro canto, per tutti i treni, vi è un aumento di percorrenza che arriva fino a oltre quindici minuti. Sulle cadenze orarie si sono subite decisioni politiche poco concrete che non hanno dato grandi possibilità di scelta all’azienda.
Nessuna battaglia dei poveri, ma certamente il territorio viene penalizzato due volte.
La nostra organizzazione lotterà con tutti i mezzi a sua disposizione affinchè il nostro territorio non venga privato di così fondamentali servizi; riteniamo, e per questo ci batteremo sempre, che Benevento sia uno snodo importante del sistema ferroviario; che non si possa ulteriormente penalizzare intere zone interne che ha già poche possibilità di crescita”.
Dalla strada ferrata all’offerta complessiva di Tpl (Trasporto Pubblico Locale), in particolare “nel pomeriggio da Napoli a Benevento. La Provincia in questa partita non ha ancora fatto sentire la sua voce; se è vero che le competenze dei servizi su ferro sono regionali, è anche vero che le ripercussioni dei tagli si riflettono sui cittadini del Sannio e questo dovrebbe coinvolgere l’Ente della Rocca dei Rettori".
"E’ da tempo – prosegue Finozzi – che chiediamo per l’intero settore una visione complessiva che sappia indirizzare le politiche del settore per tentare una integrazione tra i vari vettori e un vero interscambio ferro/gomma e gomma/gomma. Tutto questo sarà possibile se la mobilità delle persone e delle merci diventerà centrale nelle politiche del territorio, sia per le istituzioni sia per le forze politiche.
La speranza è che su questo settore, centrale per lo sviluppo di un territorio, vi sia il massimo della solidarietà istituzionale e politica, altrimenti già da febbraio ci ritroveremo con ulteriori tagli”.