CULTURA
Riti Settennali di Guardia Sanframondi un battente dichiara di farlo per amore verso la Madonna
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Riti Settennali di Guardia Sanframondi, si entra sempre più nel vivo del momento clou, previsto per domenica 22 agosto, quando, per le vie della cittadina si snoderà una processione di penitenza con al suo interno i battenti, persone che si percuotono il petto con degli spilli infissi in un sughero fino a sanguinare. Uno di questi ha dichiarato all’ANSA, mantenendo chiaramente l’anonimato, che sono 28 anni che si batte e ciò che lo spinge a farlo è l’amore verso la Madonna.
Nessuna esibizione, nessuna setta, nessun capo, i battenti sono persone di ogni ceto sociale che amano pentirsi in silenzio e con fede. Secondo quanto dichiarato dall’uomo, la sensazione che si prova è bellissima e il tempo sembra volare, la durata di sei ore del rito sembrano essere racchiuse in un attimo e il gesto è contrassegnato da una grande consapevolezza.
L’identità dei battenti è nota solo a poche persone, le più anziane, dalle quali ricevono il saio e la spugna preparati da qualche artigiano del posto. Il battente conclude dichiarando che diventa battente solo chi vuole veramente pentirsi e facendolo con fede sa trovare la strada che porta alla Madonna.
Intanto sabato mattina avverrà l’apertura della lastra della teca che contiene la statua dell’Assunta. Il cerimoniale è complesso e ricco di significato simbolico, tre diverse chiavi vengono introdotte nelle corrispondenti toppe, un rintocco di Campanelli sempre più sincopato e spasmodico fa salire la tensione della folla che intona l’antichissimo canto popolare “S’è sposta Maria”. Il diritto all’apertura della lastra è attualmente detenuto dal Sindaco, dal Parroco e della persona più anziana dei Comitati Rionali.