POLITICA
Luca Ricciardi, il ciclo provinciale dei rifiuti: un romanzo mai pubblicato

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l consigliere provinciale Luca Ricciardi interviene sul problema dei rifiuti in provincia di Benevento sollevando molti dubbi che di seguito riportiamo integralmente.
Ricciardi, afferma: “Non pare opportuno l’intervento dell’on. Del Basso De Caro che ha lanciato una poco probabile equazione tra l’avvento del governo del centrodestra alla guida della Regione Campania e il paventato aumento dei conferimenti di rifiuti nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.
Senza voler ritornare sulle responsabilità in capo al malgoverno del centrosinistra di Bassolino, non si riscontrano “sorprese” da parte della Giunta Caldoro per il Sannio. Tant’è che nello stesso pomeriggio, nel corso di una riunione a Napoli con l’assessore regionale all’Ambiente, Romano, l’ipotesi di sversamenti aggiuntivi presso la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte è stata allontanata.
Va sottolineato, piuttosto, quanto il ciclo provinciale dei rifiuti appaia come un romanzo mai pubblicato, nonostante la propaganda dell’Amministrazione Provinciale. Sul piano rifiuti redatto regna lo scetticismo; questo si poggerebbe su dati già superati e con scarsa attinenza alla realtà relativamente ai capitoli riduzione a monte dei rifiuti, riciclo e recupero, obiettivo rifiuti zero, quantità e qualità dei conferimenti in discarica, lavorazione a freddo attraverso processi di biostabilizzazione presso impianti della provincia.
Il piano industriale, vale a dire la tenuta economico-finanziaria che darebbe concretezza e legittimità al piano rifiuti è ancora un libro dei sogni. Su di esso regna la massima confusione; nessun dato certo emerge circa gli impianti disponibili, i mezzi necessari e quelli disponibili, i lavoratori da impiegare anche alla luce della vertenza con i consorzi, le modalità di trasporto e trasferenza dei rifiuti.
Il 14 Gennaio, tra l’altro, in un affollatissimo consiglio provinciale, fu deliberata la presentazione del Piano Rifiuti in consiglio, entro 60 giorni, ma ad oggi, non v’è traccia, così come la deliberata istituzione della commissione per il monitoraggio della qualità e della quantità dei conferimenti in discarica, mai entrata in attività.
Tirando le somme, nulla fa presagire una organizzazione virtuosa e con bassi costi per i cittadini. Sicché i Comuni della nostra provincia non si avvicineranno serenamente alla società provinciale (Samte), alla quale magari dovranno aderire coattivamente e senza voce in capitolo, se la filiera dei rifiuti nella nostra provincia verrà partorita come l’ennesimo carrozzone di sprechi ed inefficienze”.