POLITICA
Morte della piccola Ilaria, De Lorenzo chiama in causa l’amministrazione Pepe
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L’ex assessore De Lorenzo sulla tragedia della piccola Ilaria chiamando in causa e il sindaco Fausto Pepe.
Di seguito ne diamo conto pubblicando integralmente i comunicati ANSA.
(ANSA) – NAPOLI, 27 APR . Ore 19,28- Ha vinto il delirio su quella madre che ha colpito, alla fine, l’affetto più caro: lo scrive in una lettera aperta il dottore Giuseppe De Lorenzo, responsabile del servizio psichiatrico dell’ospedale di Benevento, che conosce Danila Liguori, arrestata per l’omicidio della sua bimba, e il marito.
De Lorenzo racconta di essersi dimesso dal ruolo di assessore alla Mobilità del Comune di Benevento, quando è il padre della bimba uccisa, un posteggiatore abusivo, ha protestato in Comune perchè non voleva perdere il posto di lavoro. "Nel corso di trent’anni di attività – scrive il medico – vissuti sempre tra le mura anguste di un reparto psichiatrio, mi è capitato di essere involontario testimone di eventi particolari che, di volta in volta, hanno coinvolto anche chi, come me, con il trascorrere del tempo, dovrebbe aver radicato la tempra per dimostrarsi forte. Invece, nella realtà, così non è".
"Lo spettacolo che questa mattina – continua -, chiamato al pronto soccorso, si è presentato ai miei occhi,senza dubbio,assume una valenza particolare. Il corpicino carbonizzato di questa anima innocente, di un fiore che sbocciava alla vita, mi ha fermato, mi ha lasciato impotente, mi ha fatto, qualora ce ne sia bisogno, comprendere che l’esperienza e gli anni non permettono affatto di rimanere distaccato". "Così¨, il volto prima amico, inespressivo, di questa mamma – si legge ancora nella lettera – che, chiusa nella sua malattia psichica, non si rendeva conto di quanto successo, di cosa le accadesse intorno, portano a riflettere, spingono a mollare, forse anche a scappare.
Questa mamma che, malgrado seguita con amore ed affetto dagli operatori del centro mentale, non si è sottratta alle imposizioni del delirio rivolgendo la sua azione distruttrice verso l’affetto più caro. E’ la norma, è la realtà, nella patologia psichiatrica. Il quadro, tuttavia, devastante non si è fermato qui". "Una terza vittima impotente – aggiunge De Lorenzo -, nell’altra stanza, il padre. Quest’ultimo, chiuso nel suo dolore, è rimasto lucido, coerente
nel discorrere, preciso nell’attenta analisi del suo particolare vissuto. Straziato, ma composto. Che rispondere a quest’uomo quando, nell’avvicinarmi a lui, mi ha detto:"Vedete, dottore, questa è l’ultima tappa della mia vita infelice.
Quando, giorni fa, venni da voi, avendo perso il mio impiego, definiamolo così¨, quale parcheggiatore abusivo a ridosso di piazza Risorgimento, non ho avuto risposte. Gli altri sono stati accontentati, io escluso. Perchè?" "Gli ho chiesto scusa – conclude – anche se ritengo di non avere colpe. Le decisioni sono state assunte da altri escludendo me. E, forse, questa ulteriore prova, nel dramma cui sono stato umanamente coinvolto, è servita a convincermi vieppiù di aver preso una decisione saggia lasciando il ruolo amministrativo in una realtà ove i cittadini, purtroppo, non vengono considerati alla pari. Ecco, questa tragedia ci induce tutti a riflettere. Non poco".
(ANSA) – NAPOLI, 27 APR. Ore 20.08 – "Io mi sono dimesso per la gestione dei posteggiatori dal Comune di Benevento, e ho denunciato i motivi alla Procura il 2 aprile. Ci dica ora il sindaco perchè quelle persone furono lasciate senza lavoro?" Lo dice Giuseppe De Lorenzo, ex assessore alla mobilità del Comune di Benevento, responsabile del servizio di Psichiatria dell’ospedale di Benevento, denunciando il dramma dell’indigenza in cui era finita la famiglia di Daniela Liguori, arrestata per omicidio volontario, con l’accusa di aver appiccato il fuoco che ha carbonizzato la sua bimba oggi alle porte della città. Per De Lorenzo sulla vicenda avrebbero pesato anche alcune scelte del’amministrazione, di cui faceva parte fino agli inizi di aprile: il padre della bimba uccisa aveva perso infatti il suo lavoro; era un posteggiatore abusivo. "Oggi chiedo una risposta al sindaco: come sono stati gestiti quei posti? Perchè – continua – alcuni dei parcheggiatori, una ventina, sono stati stabilizzati nelle cooperative, e altrettanti, invece, no? "Era un ex tossicodipendente aggiunge a proposito del padre della bimba – ma fu correttissimo e molto lucido nel chiedere di poter continuare a svolgere il suo lavoro".