Cava Durazzano, emendamento blindato con la fiducia dalla Regione: la Provincia ricorre al Tar. L’indignazione del Sindaco Valentino

La Giunta Provinciale di Benevento, presieduta da Aniello Cimitile, ha demandato al dirigente dell’Ufficio Legale dell’Ente per la costituzione in giudizio volontario dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale avverso la Delibera di Giunta Regionale della Campania n. 775/2012 del 21 dicembre 2012 avente ad oggetto “Approvazione del comparto estrattivo C12BN-01 nel comune di Durazzano”, in seguito alla richiesta della ditta Moccia.

L’Esecutivo, su proposta degli assessori provinciali Gianluca Aceto all’ambiente, Carmine Valentino alle attività produttive e Giovanni Bozzi al contenzioso, ha così recepito il parere contrario espresso dalla Terza Commissione Consiliare, presieduta da Renato Lombardi, che nei giorni scorsi aveva già deliberato contro la realizzazione della cava nel comune sannita per le ricadute negative che potrebbero determinarsi per l’intero territorio sotto molteplici aspetti ad iniziare da quello paesaggistico/ambientale, sociale, economico e della salute pubblica.

“La Provincia di Benevento – ha commentato il presidente Cimitile – ha inteso costituirsi dinanzi al Tar in quanto esistono tutti i presupposti per annullare la decisione assunta dalla Giunta Regionale che, modificando il piano cave, ha tentato ancora una volta di porre in essere un’iniziativa contraria agli interessi del territorio sannita. Siamo fiduciosi sul pronunciamento della giustizia amministrativa e ci affianchiamo all’attività di contrasto che sta portando avanti la locale Amministrazione comunale di Durazzano ed il comitato di cittadini. Siamo quindi in prima fila in questa battaglia per tutelare il territorio e per difendere la salute pubblica dei cittadini sanniti. Vogliamo che si modifichi l’orientamento della Giunta che ha commesso il grave errore di non consultare preventivamente gli enti locali interessati e ci auguriamo che un chiaro segnale venga anche dal Consiglio Regionale”.

“In queste ultime settimane, in merito alla vicenda “cava” di località “Fossa delle Nevi” si è letto è detto tanto. Tanti proclami, altrettante interpretazioni”. Queste le prime parole del sindaco della città di Sant’Agata de’Goti, Carmine Valentino che, con i comune di Durazzano, Santa Maria a Vico e Cervino nonchè la provincia di Benevento, è stato ed è tra i più fermi oppositori della ipotesi di localizzazione del comparto estrattivo nel limitrofo territorio durazzanese. 

“Viviamo, ha proseguito il Primo Cittadino, un dramma come Pese Italia ma anche come Regione Campania. Un dramma che fa perdere, inevitabilmente, ai cittadini fiducia nei confronti della politica e dei politici. L’atteggiamento del governo regionale, in merito alla vicenda comparto estrattivo nel comune di Durazzano, non può passare inosservato.

Ci sono situazioni equivoche e ritengo che, ancora una volta, la politica abbia abdicato al proprio ruolo nel momento di prendere una decisione a tutela del territorio che dovrebbe rappresentare. Cosa che, invece, non fanno le Istituzioni locali come la Provincia di Benevento, bistrattata e ritenuta istituzione da abolire ma che rimane, con i Comuni sempre in prima fila, quella più prossima alle comunità amministrate dimostrandolo con i fatti.

L’Amministrazione Regionale ha dimostrato,invece, per l’ennesima volta, il suo essere <<matrigna>> rispetto al Sannio e rispetto alle legittime opposizioni di un territorio che, nella malaugurata ipotesi di realizzazione del comparto estrattivo, sarebbe devastato sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia sotto il profilo della salute pubblica, fortemente a rischio per tali attività.

L’aver voluto prima licenziare ed approvare in Commissione Bilancio un documento che sostanzialmente evitava questo scempio e poi, pochi minuti prima dell’approvazione della “finanziaria regionale” modificarlo nella sostanza ed in negativo, riproponendolo in un maxi-emendamento blindato con il voto di fiducia, non può che creare malumore e sconforto nei confronti di chi, oggi, ha responsabilità di governo in Regione Campania. 

L’Amministrazione della città di S. Agata de’Goti, che mi onoro di rappresentare, ha, in tempi non sospetti, proposto azioni ed istanze – non interpretabili – di ferma opposizione a questa ipotesi. Continueremo, con gli strumenti che la legge ci fornisce, ad opporci per via giudiziaria, coordinati con le Istituzioni territoriali e non prescindendo dal necessario coinvolgimento di associazioni e comitati civici dei territori interessati. Certo, conclude Valentino, il silenzio assordante, rispetto a tali responsabilità politico-amministrative, non è e non sarà tollerabile da qualunque parte esso provenga.

Mi auguro che non sia sottaciuta la gravità di quanto attuato nelle ultime ore da un “governo” regionale che si è dimostrato noncurante rispetto a questa problematica. Non credo, infine, vi sia bisogno di atti dimostrativi ma di sostanza documentabile da parte della Regione Campania! Per il ruolo che rivesto ho il dovere di auspicare che a strettissimo giro lo stesso governo regionale, se ne avrà volontà, possa tornare sui suoi passi e pertanto modificare la norma definita con il maxi-emendamento nei commi 146 e 147 e, con atto della stessa rilevanza legislativa, possa realmente mettere fine a questa farsa lesiva della dignità del nostro territorio in modo chiaro ed inequivocabile”.