POLITICA
Spaccatura nell’Idv sannita: richieste le dimissioni del segretario provinciale e l’azzeramento delle cariche

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Rodolfo Gubitosi, Luca Guerra, Nicola Di Vizio ed Antonio Di Maria in un documento inviato alla stampa richiedono le dimissioni del Segretario Provinciale ed azzeramento delle altre cariche. Di seguito il testo.
“Lo scorso 18 marzo si è tenuto a Napoli un appassionato incontro tra Antonio Di Pietro, gli eletti ed i Dirigenti della Campania nel corso del quale è emersa l’unanime volontà di ripartire subito anche in vista delle imminenti elezioni amministrative di maggio. Dopo aver annunciato la convocazione a breve di un Congresso straordinario del Partito, il Presidente in pectore (che ha confermato la futura elezione di un Segretario politico nazionale che di certo non sarà lui) ha indicato le linee guida per la rinascita di IDV che possiamo così sintetizzare: dichiarazione di fedeltà assoluta al Partito ad iniziare dall’immediata iscrizione mediante adesione, naturale collocazione politica all’interno del centro sinistra e conservazione dei nostri amministratori sul territorio nazionale laddove ancora possibile e nel rispetto, sempre prevalente, dei Valori fondativi del Partito (Legalità, Giustizia, Trasparenza etc.).
L’inciso non è da poco, come è evidente, tant’è che è lo stesso Di Pietro cita a mo’ di esempio quel caso in cui l’IDV è uscito dalla coalizione dopo l’arresto di un amministratore siciliano PD. Eppure, proiettandoci ora dalle nostre parti, Consigliere ed Assessore IDV sembrano non averlo colto, quell’inciso, dal momento che si sono affrettati – oltretutto a nome di tutto il Partito e, cosa ancor più grave, a nome di Antonio Di Pietro che alcun accenno aveva fatto alla questione beneventana – a (lett.) “confermare il sostegno alla Giunta di Fausto Pepe ed anche al rimpasto che Sindaco e coalizione vorranno fare” (comunicato stampa del 21.3.2013). Semplificazione pericolosa, espressione di quella vaghezza politica che i cittadini hanno dimostrato di non voler più tollerare (anche da qui il boom del Movimento 5 Stelle). Carta bianca, dunque, come se nulla fosse delle note e gravi recenti vicende giudiziarie che hanno interessato Sindaco ed altri rappresentanti della coalizione e, soprattutto, del fallimento politico di questa Amministrazione occupata unicamente a revocare deleghe, in rimpasti quotidiani ed azzeramento di cariche. E come se il primo cittadino non avesse responsabilità altrettanto evidenti, prima fra tutte l’aver illo tempore nominato quegli stessi amministratori oggi sfiduciati. In relazione a tutto questo, il quadro politico che emerge dopo l’ultima consultazione elettorale nel Sannio è sconfortante, sia sul piano sociale che su quello amministrativo. Abbiamo chiesto le dimissioni dei nostri amministratori locali perché sono venuti meno i presupposti su cui si basava questa alleanza politica. L’intesa programmatica sottoscritta dai partiti alleati poneva, con forza, maggiore attenzione sul programma e la questione etico – morale. Intesa però completamente disattesa da questa maggioranza.
Quali componenti della Direzione Provinciale di IDV ci siamo ritrovati per riflettere sul ruolo del Partito nel Sannio. La analisi e le prospettive sono rese esplicite da questo documento politico che sarà inviato ai nostri dirigenti regionali e nazionali per avviare una fase nuova di ristrutturazione e di rilancio di un Partito che proprio qui, a Benevento, mostra tutta la sua incapacità di guida politica. Occorre pertanto riscoprire il senso dell’impegno politico per affrontare con maggiore incisività i problemi veri, per interpretare una domanda forte di cambiamento, per raccogliere una preoccupazione diffusa sul destino di tutta una stagione politica. Bisogna uscire fuori dalle ambiguità di linea politica e, per fare ciò, dobbiamo avere la volontà di essere “opposizione a noi stessi” ovunque abbiamo posizioni di governo. Ma, soprattutto, avvertiamo la sensazione di trovarci di fronte ad un potere chiuso, inaccessibile ed immodificabile. Vediamo crescere intorno a noi aree sempre più ristrette di collaboratori di nomina “fiduciaria”, vediamo crescere spazi di parassitismo all’ombra del potere politico. Ed invece dovremmo essere costruttori di comunità prima che gestori stanchi di posizioni istituzionali. E’ la nuova sfida da proporre a noi stessi, alla società sannita, ai nostri alleati politici ed al mondo della cultura. Un gruppo dirigente responsabile non può ridursi all’autocelebrazione ma deve rilevare e risolvere i problemi, ed il problema fondamentale è il radicamento del Partito. In molte realtà l’IDV si presenta come un corpo estraneo alla comunità, del tutto marginale e minoritario. C’è un lavoro enorme da fare, dopo anni di balbettii e di finzioni. Tatticismi, politicismi non servono a nulla. Dovremmo, fra l’altro, assumere con decisione iniziative conseguenti rispetto al quadro devastante che ci circonda, ma non se ne vede traccia. Non esiste un luogo unitario di confronto e raccordo tra dirigenti impegnati in esperienze di partito e nostri rappresentanti nelle istituzioni.
Intendiamoci, le energie sane e positive non mancano, ma in questo contesto rischiano di rimanere fortemente compresse e non valorizzate. Per questo avvertiamo la necessità di una svolta radicale, che ci riporti alle conquiste delle regole nella vita del Partito, che con l’esempio possa rimotivare i giovani alla militanza. Ed oggi, grazie all’impegno e soprattutto al lavoro di Antonio Di Pietro, il Partito saprà ritrovare un ruolo ed una forza politico-elettorale. Abbiamo il dovere, per chi come noi crede nella linea tracciata da Di Pietro a Napoli, di riaprire una fase di rilancio e di riorganizzazione seria del Partito nel Sannio. Fin dall’inizio dell’esperienza locale, le principali scelte politiche sono state compiute in totale autonomia, ciò nonostante non sono mai mancati il sostegno al governo provinciale e comunale.
Abbiamo assistito ad una conflittualità endemica nella coalizione, essendo sostanzialmente estranei alle sue ragioni vere. Abbiamo taciuto di fronte a decisioni che sapevano di vecchia politica, alla diffusa ostentazione di potere, modi di vita pacchiani, balletti di revoche, nomine ed incarichi a spese della collettività nell’arco di pochi giorni a scadenza di mandato e senza che fossero ascoltati i partiti alleati. Le istituzioni ed i partiti guardano, in un silenzio assordante, mentre dovrebbero garantire il rispetto della legalità e la correttezza di una buona amministrazione. Per questo noi crediamo che tutto ciò richiede una forte battaglia politica. Per questo, noi come Di Pietro, parliamo di un nuovo inizio e di rinnovamento.
Ed in ragione di questo impegno che rimotivi e rilanci il Partito in una prospettiva nuova e coerente coi suoi ideali, chiediamo le dimissioni del Segretario Provinciale IDV – anche per l’oggettiva sua incompatibilità con la veste di amministratore “vicino”, sono sue parole, al primo cittadino – e l’azzeramento di tutte le altre cariche. Noi non dobbiamo volerci bene per forza, ma possiamo rispettarci; non dobbiamo esser d’accordo su tutto, ma possiamo far vivere un dibattito civile ed esplicito, fatto di uomini liberi ed ugualmente responsabili dell’immagine dell’Italia dei Valori e della coalizione.”