Religione
Processione del Cristo Morto a rischio. Don Domenico Barbati: “Mancano i fondi. Enti e cittadini contribuiscano”

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La tradizionale processione del Cristo Morto per le vie del centro storico di Benevento è a rischio. Ad affermarlo in una nota è don Domenico Barbati, parroco della Chiesa di Sant’Anna al Corso Garibaldi, che da sempre organizza la manifestazione religiosa del Venerdì Santo.
“Quest’anno, dopo quasi due secoli – scrive don Domenico, missionario del Preziosissimo Sangue – la processione rischia di non potersi svolgere. La “spending review”, infatti, divenuta l’alibi per tagliare, da parte delle istituzioni locali, i cosiddetti “rami secchi”, non fa rientrare tra i possibili sostegni economici le manifestazioni che non abbiano una loro oggettiva rilevanza”.
“La scure – continua il sacerdote – colpisce la cultura, l’arte, lo sport. Giusto, sempre che si scelga lo stesso criterio oggettivo per tutti, che riguardi anche alcune manifestazioni promosse dalla Chiesa. Ce ne sono alcune, però, che appartengono alla tradizione di un intero popolo, dunque patrimonio di tutta la città, per le quali le amministrazioni locali non possono ritenersi estranee. Lasciamo però, alle istituzioni competenti questo tipo di valutazione”.
Per quanto ci riguarda, – prosegue il parroco della Chiesa di Sant’Anna – oggi siamo costretti a lanciare un appello a tutte le componenti della vita cittadina, e soprattutto ai fedeli, perché possa essere evitata la sospensione di una tradizione così rilevante per la storia cittadina”.
“Mancano, infatti, i fondi necessari per lo svolgimento della processione del Cristo Morto. Quelli in dotazione alle casse della Parrocchia, ed è giusto che sia così, sono destinati ad assicurare i servizi necessari e soprattutto per aiutare le famiglie più bisognose. Per questa iniziativa straordinaria occorre una somma che la comunità non può consentirsi”.
“E’ per questo che i Missionari del Preziosissimo Sangue e l’intera comunità parrocchiale – conclude don Domenico Barbati – chiedono, nelle forme e nella sostanza che ogni ente pubblico, azienda o semplice cittadino potrà assicurare, un piccolo, ma decisivo contributo per assicurare la continuità della storica processione”.